LA CALABRIA ACCOGLIE IL CO.CE.R. CARABINIERI. COIR CULQUALBER E CO.BA.R. A REGGIO PER UN INCONTRO CON I CARABINIERI DI CALABRIA. I CARABINIERI DEL PROFONDO SUD DEL PAESE.

Primo incontro in Calabria per il Co.Ce.R. Carabinieri. A Reggio Calabria, presso il Comando Provinciale Carabinieri, mattinata di confronto tra la delegazione del Consiglio Centrale, il CoIR Culqualber e la Rappresentanza Militare di base della Legione Carabinieri Calabria. Analisi, confronto, condivisione e sostegno. Lavorare insieme per dare pronte risposte per superare le criticita' dei carabinieri di calabria.

L'analisi di una difficile realtà con i delegati della rappresentanza Militare di Base impegnati in un difficile ruolo nel dar voce ai Carabinieri di Calabria. Il Colonnello Lorenzo Falferi, Comandante Provinciale dell'Arma di Reggio Calabria, ha dato il benvenuto in terra di calabria alla delegazione dei rappresentanti Co.Ce.R., CoiR e CoBaR. L'incontro è entrato subito nel vivo delle tematiche d'interesse dei carabinieri, in itinere al Co.Ce.R. Carabinieri. I delegati Co.Ce.R. aprono l'incontro informativo con una panoramica sulla attuale situazione che vive l'Arma in relazione ai recenti provvedimenti di Governo che incidono negativamente sull'economia dei carabinieri e sulle condizioni di lavoro dei reparti dell'Arma su tutto il territorio nazionale. I delegati del Co.Ba.R. Calabria aprono un dibattito per un confronto costruttivo evidenziando le criticità specifiche che vivono i Carabinieri in questa difficile realtà del Sud Italia. Nell'analisi si pone l'accento sulla realtà territoriale della Regione con le sue caratteristiche che mettono in mostra una rete di comunicazione difficile e una ubicazione territoriale delle Stazioni che portano i Carabinieri che vi fanno servizio a non facili spostamenti tra le sedi di residenza a quelle di servizio. Un punto fermo è stato posto sulla situazione logistica non felice delle Stazioni Carabinieri su tutto il territorio della Legione. Molte di queste caserme presentano criticità accentuate che incidono negativamente sulle condizioni del servizio istituzionale. Situazioni al limite che non presentano nemmeno margini di pronta risoluzione che pongano i colleghi in una accettabile condizione di lavoro, tenendo conto del difficile ruolo istituzionale in una complessa realtà sociale e lavorativa, di notevole interesse operativo. Il confronto si apre alla partecipazione dei delegati del Consiglio Intermedio dell'interregionale Culqualber intervenuti, i quali tengono ad evidenziare che gli sforzi che pongono in essere i colleghi del Co.Ba.R. Calabria. Sforzi notevoli che stanno dando lustro al senso di responsabilità che sentono i rappresentanti dell'Arma di Calabria, nonostante le difficoltà che affrontano, giorno dopo giorno, con la scala gerarchica in un non sempre agile dialogo istituzionale. La rappresentanza del CoIR sostiene di dover coraggiosamente intervenire in valutazioni anche drastiche su caserme che non consentono al personale di poter affrontare il regolare servizio quotidiano in una accettabile condizione lavorativa. Proprio sulla Stazione Carabinieri il confronto fra i delegati si sofferma come fulcro dei lavori dei rispettivi organismi rappresentativi ad ogni livello. La Stazione Carabinieri, sostengono i rappresentanti di CoIR e CoBaR, deve essere il punto di forza della nostra organizzazione, ma se tale deve essere, dobbiamo dare dignità e identità a questo reparto. Un lavoro serio da sviluppare per dare pronte risposte alle aspettative del personale. Cosa dobbiamo fare da grandi ? Questo l'interrogativo a margine del confronto sul tema molto sentito dalla rappresentanza del profondo Sud del paese. Tra le criticità specifiche della realtà calabrese, i colleghi della rappresentanza di base evidenziano alcuni particolari aspetti constatati un po' unici ed esclusivi. I rappresentanti chiedono di poter intervenire sui trasferimenti per servizio che risultano essere frequenti nella Legione Calabria. Spostamenti di personale che pone in condizioni di poca serenità sia il personale che subisce il provvedimento, sia il restante personale che trova questo provvedimento non sempre necessario, tantomeno dispendioso per l'amministrazione. I colleghi del CoBaR avendo apprezzato gli esiti della commisione paritetica sull'indennita' di compensazione e la sua applicazione che sarà diramata a breve con circolare, ci tengono ad evidenziare che i carabinieri in calabria non trovano l'applicazione della programmazione del riposo bisettimanale nella stragrande maggioranza dei reparti della Legione, con ritorno negativo sul benessere del personale. Criticità della Stazione Carabinieri che sono a pieno prese dai rispettivi Comandanti di Stazione e ne sono state evidenziati gli aspetti particolareggiati per le realtà lavorative disagiate della Calabria. La difficoltà di far vivere le proprie famiglie in realtà sociali difficili e disagiate. Evidenziato il problema delle Mense con la gestione diretta molto diffusa. Disagio che incide sul'aspetto funzionale, organizzativo e del benessere quotidiano del reparto stesso. Dover avere ancora il Carabiniere dedicato a questo compito in realtà lavorative già difficili è assolutamente inaccettabile, sia dallo stesso personale, sia dai rappresentanti del Co.Ba.R. Altro aspetto anomalo emerso dal confronto è stato quello delle autorizzazioni a viaggiare da parte del personale che si reca dalla propria residenza alla sede di servizio. Considerata la realtà geografica e sociale che costringe la maggior parte dei Carabinieri ad avere la residenza delle proprie unità familiari lontano dalle sedi di servizio, per consentirgli stabilità in centri abitativi con i servizi essenziali  per poter affrontare una decorosa condizione sociale, sembra assolutamente anomalo trovare colleghi che vedono respinte le richieste di autorizzazione a viaggiare. Tale condizione compromette la regolare condizione di tutela per il servizio nello spostamento dalla propria sede di servizio a quella di residenza familiare.  Ancor piu' anomala è la particolarità che si và disattendendo proprio la normativa vigente che ne stabilisce parametri e distanze chilometriche. Altro aspetto, condiviso durante l'incontro, è la non sempre adeguata gratificazione del personale che porta risultati importanti nelle operazioni di servizio. Una relatà lavorativa difficile per il personale che, comunque, opera con grande senso di responsabilità, ma con poche risposte dal punto di vista dell'incentivo per il riconoscimento professionale con proposte di ricompense e riconoscimenti.  Un aspetto su cui ci si debba interrogare con maggiore approfondimento nel comprendere come mai la Calabria, realtà lavorativa particolare in cui non mancano importanti risultati operativi, sia una Legione con irrilevanti proposte di ricompensa e riconoscimento del personale, che giorno dopo giorno, lavora con impegno e gratificazione da parte della scala gerarchica non corrispondente ai risultati positivi al contrasto dei crimini e dei delitti sul territorio. A margine dell'incontro la rappresentanza di Base della Legione Calabria e del Consiglio Interregionale  Culqualber, hanno espresso profonda soddisfazione per il lavoro che stanno ponendo in essere i rappresentanti nazionali dell'Arma. Sostegno e piena disponibilità a collaborare verso il raggiungimento di obiettivi d'interesse collettivo che diano pronte risposte al personale. Tutela del personale, tutela delle loro famiglie, salvaguardare il diritto alla pensione, intervenire sui contratti di lavoro per migliorare l'aspetto stipendiale che rende sempre piu' povere le famiglie dei carabinieri. I delegati del profondo sud Italia sostengono questo Co.Ce.R. Carabinieri certi che in esso vi sia il meglio dell'espressione rappresentativa nazionale, e proprio per questo, molto, tanto ci si aspetta dalle attività di questo Consiglio Centrale che, in questo difficle undicesimo mandato, hanno una grande responsabilita' a cui và la piena e fattiva collaborazione dei rappresentanti della Calabria e del Consiglio Intermedio dell'Interregionale Culqualber. Dall'apprezzare le iniziative sinora poste in essere, passando dai lavori specifici posti in essere per ogni singola categoria, i delegati di calabria e del CoIR Culqualber si auspicano che questi incontri costruttivi e proficui per questa rappresentanza, nell'interesse del personale rappresentato,  possano essere appuntamento costante nell'attività condivisa per migliorare la quotidianita' lavorativa dei carabinieri del profondo sud, dei carabinieri di tutta Italia.