SEDI DISAGIATE. LO STUDIO DEL CO.BA.R. SARDEGNA E STATO MAGGIORE, ORA AL CO.CE.R. PRESTO CI SARANNO NUOVE SEDI DISAGIATE. IL CO.CE.R. GIA' AL LAVORO.

Nell'attività assembleare della settimana è stato presentato al Co.Ce.R. lo studio tecnico sulle sedi disagiate iniziato nel X mandato dal CoBaR Sardegna. Un bel lavoro che consente al CoCeR di argomentare su basi già concrete e su fattibilità già condivise con lo Stato Maggiore dell'Arma. Ora il Co.Ce.R. dovrà darsi una tempistica per chiudere e formulare proposta dettagliata allo Stato Maggiore. Presto nuove sedi disagiate.

 

Il lavoro dedicato alle sedi disagiate è uno studio che parte dalla rappresentanza militare del X mandato. Già nel 2010, i delegati del Co.Ba.R Sardegna, tra cui gli Appuntati Scelti Angelo RUIU, Ifgnazio NIEDDU e Andrea PIA, rappresentanti del Consiglio di Base della Legione Sardegna XI mandato,  dopo aver  vagliato attentamente la situazione di disagio vissuta  dai colleghi nella maggior parte del centro Sardegna e le difficoltà  del Comando Legione nel reperire uomini  di qualunque grado da  destinare in quei reparti  altamente  a rischio e disagiati, decidono  di istituire un gruppo di lavoro sulle sedi disagiate, con lo scopo di innalzare il numero delle attuali  4 sedi disagiate  e  nel rivedere i criteri di valutazione  attribuendo anche ulteriori benefici  da concedere a tutto il personale  che vi presterà servizio . Venivano immediatamente definiti  dei criteri  base  al fine di individuare delle sedi  da proporre  superiormente  per elevarle a “SEDE DISAGIATA”, dividendole  in due o tre fasce  di disagio. 1. situazione criminalità - sicurezza e ordine pubblico, (attentati  contro Caserme –Amministrazioni –Carabinieri, auto private dei  CC. )    2. situazione socio economica (zone depresse economicamente, carenza di servizi pubblici – scuole, ospedali, negozi, bancomat, collegamenti stradali e mezzi pubblici di trasporto);   3. condizioni familiari legate alla fruizione dei servizi pubblici e attività di svago (assenza totale di cinema, impianti sportivi ecc.);   4. condizioni infrastrutturali delle caserme;   5. mancanza di alloggi di servizio e/o condizioni abitative pregiudizievoli ;    6. ubicazione geografica con rete viaria  pessima (distanza dai centri maggiori e loro raggiungibilità);   7. condizioni climatiche avverse.    Il gruppo di lavoro  individuava nella sola Legione Sardegna, avendo conoscenza del territorio isolano nr.50  comandi di stazione  che effettivamente   rientravano  nei criteri di disagio sopra elencati.  Successivamente  venivano studiate  delle fattibili proposte di benefici da attribuire a tutto il personale  effettivo in dette sedi.  Benefici Economici :  - benefici  al fine del trasferimento commisurati al periodo di permanenza  nella sede disagiata;   - quota mensa maggiorata e fruizione della M.O.S (due pasti giornalieri) a titolo gratuito al personale accasermato anche in servizio permanente (a prescindere dal turno ricoperto); -  incremento del compenso per l’efficienza  dei servizi istituzionali, in alternativa istituire una indennità particolare  al personale che vi presta servizio ;  -  assegnare un considerevole monte ore straordinario mensile per ogni graduato;   - Conferire, dopo la permanenza di almeno quattro anni consecutivi, di un distintivo  e \o nastrino specifico;  -  Rivalutazione periodica delle sedi disagiate;   - Eventuale stipula di un’assicurazione per atti intimidatori nelle sedi più a rischio.   Titoli validi ai fini di  trasferimento, avanzamento, concorsi interni.   Al fine di reperire i dati d’interesse veniva creato un modello standard e trasmesso singolarmente a tutte quelle stazioni prese  provvisoriamente  in considerazione  dal gruppo di lavoro. I relativi modelli restituiti compilati in ogni sua parte  dai vari comandi  stazione al Co.B.a.R, hanno permesso di  evidenziare meglio quali fossero quelle da prescegliere e da  promuovere nell’innalzamento  a SEDE DISAGIATA .  I modelli raccoglievano in modo schematico i dati riguardanti l'ubicazione geografica, gli aspetti operativi, la sotuazione socio economica, le condizioni di vita in generale e le condizioni alloggiative.  Il lavoro ultimato veniva trasmesso con delibera al Co.I.R Podgora che, apprezzandone la trattazione attenta e minuziosa, inoltrava al Co.Ce.R  a modello per poter estenderlo a livello interregionale per sviluppare la tematica con panorama di competenza Interregionale.  Il Co.Ce.R nel 2011, sentiti anche gli uffici competenti, decideva, visto il lungo periodo trascorso dall’ultima valutazione delle attuali 38 sedi a livello nazionale, di istituire un “gruppo di lavoro” per attualizzare le sedi disagiate, quindi, tenendo conto dell'elaborato del Co.Ba.R Sardegna decideva di proseguire con lo stesso gruppo di lavoro  dei delegati del  Co.Ba.R Sardegna, sviluppandolo in sede CoCeR per il territorio nazionale investendo tutti i  Co.Ba.R  nel fornire dati utili al tema delle Stazioni disagiate, formulando proposte. Il modello dati è stato trasmesso, poi a tutte le sedi disagiate e quelle segnalate dai rispettivi Consigli di Base.  Di qui si è iniziato un confronto sul tema con l’ ufficio  personale del Comando Generale, dove il lavoro è stato analizzato passo per passo, sulla base dei dati espressamente forniti dai reparti interessati.   Obiettivo quello di individuare nuove sedi da individuare come "disagiate". Il lavoro ha interessato circa 450 stazioni proposte dai vari Co.Ba.R  che hanno portato ad una rosa di circa 140 stazioni che raccoglievano i requisiti comuni per poterle evidenziare  all'elevazione a SEDE DISAGIATA e PARTICOLARMENTE DISAGIATA. Infatti il lavoro ha portato a fare una proposta nell'individuare  due fasce di disagio, proposta che ha sortito un buona disponibilità da parte dell'Ufficio Personale del Comando Generale Arma, proprio perchè è opportuno dividere i diversi livelli di disagio.  Il lavoro è stato presentato in settimana al Consiglio Centrale di Rappresentanza che ha espresso il proprio apprezzamento a tutto il CoBaR Sardegna, sia di questo XI mandato sia del X mandato che ha avviato questo importante lavoro di studio.  Ora il CoCeR ha avviato un lavoro che dovrà essere la parte finale di questo percorso della rappresentanza militare che dovrà portare in tempi brevi il concretizzarsi dell'ampliamento delle sedi disagiate.  I rispettivi delegati del Consiglio Centrale analizzeranno il lavoro tecnico e lo elaboreranno per formulare formale proposta allo Stato Maggiore Arma.  In tempi non molto lunghi ci sarà una nuova rosa di Stazioni Carabinieri disagiate, frutto di un impegno della rappresentanza militare per rispondere alle aspettative del personale sul territorio nazionale.