IL CO.CE.R. ALLE COMMISSIONI SENATO PER FERMARE IL DECRETO DI ARMONIZZAZIONE. UNANIME VOLONTA' PER RIVEDERE IL DECRETO CHE NON PARTA DA PENALIZZAZIONI PER IL PERSONALE. IL COMPARTO RESTA FIDUCIOSO.

L'incontro di oggi al Senato con le commissioni 1a e 4a riunite per audire le parti sindacali e CoCeR è stato incentrato sulla comune volontà di voler trasmettere ai senatori l'espressione del comparto nel ritenere inopportuno andare avanti con questo decreto di armonizzazione. Rivedere le pensioni con un impegno serio nel rispetto e nella specificità del comparto. La nota informativa del CoCeR Carabinieri.

Alle ore 14.00 del 30 maggio 2013, il Co.Ce.R. Carabinieri, unitamente agli altri Co.Ce.R. e sigle sindacali, è stato audito dalle Commissioni 1^ (Affari Costituzionali) e 4^ (Difesa). L’oggetto dell’audizione era il doverci sentire in merito al parere non vincolante che le due Commissioni devono esprimere al Governo sull’armonizzazione pensionistica presentata dall’ex Ministro Fornero. Ogni intervento, ha avuto come obiettivo il far comprendere con nozioni fortemente tecniche ai Senatori presenti che quanto in discussione avrebbe prodotto solo danni e nessun risparmio di spesa. Per il Co.Ce.R. Carabinieri, presente in delegazione, vi erano il Gen. Cotticelli, il Lgt Bosi, il Brig Tarallo e gli Appuntati Rumore e Cardilli.  Il Co.Ce.R., intervenuto con il Gen. Cotticelli che in sintesi ha richiesto una particolare attenzione verso i Comparti, da sempre in prima linea a difesa dello Stato e dei cittadini, chiedendo di annullare il provvedimento e di sedersi ad un tavolo per una riforma seria che armonizzi sia le problematiche del personale con le esigenze Governative.  L’App Cardilli invece ha prodotto un intervento molto tecnico dove ha evidenziato che l’approvazione di questo regolamento causerà gravi danni al personale, con particolare riferimento agli arruolati dal 1996 in poi che non avrebbero la possibilità di giungere al limite di servizio previsto perché bloccati dal limite ordinamentale e, pertanto andando a percepire una pensione fortemente penalizzata rispetto all’ultimo stipendio. Evidenziava ancora che tale situazione veniva aggravata dalla negligenza Governativa di non aver preteso le applicazioni del secondo pilastro (previdenza complementare) della riforma Dini, nonostante vari ricorsi vinti al T.A.R. che obbligano i Ministeri a tale adempimento. Concludeva con la richiesta di apertura immediata di un tavolo tecnico con persone competenti al fine di giungere ad una seria e condivisa proposta.  Il Brig. Tarallo, nel suo intervento, ha evidenziato e chiesto alle Commissioni di non esprimere un parere nel merito, ma di portare in essere la risoluzione da loro votata il 29 novembre 2012. Una risoluzione che chiedeva al Governo Monti di non dare esecuzione al provvedimento Fornero ma di partire da presupposti di non penalizzazioni dei Comparti Difesa e Sicurezza a riconoscimento di quella specificità che oggi esiste solo sulla carta. Ha inoltre evidenziato che continuare e persistere nel voler a tutti i costi portare a termine il regolamento di armonizzazione pensionistica voluto dalla Fornero avrebbe come unico motivo di lettura il disinteresse di un Parlamento votato per risolvere i problemi ma che di fatto li aumenta.  Possiamo affermare in estrema sintesi che con l’incontro di oggi si è avuto la percezione di essere sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi prefissi dal Co.Ce.R. a tutela del personale rappresentato, arrivando addirittura ad avere i complimenti dell’Assemblea tutta ivi compreso dei Parlamentari presenti. Il cammino sarà aspro ma contiamo uniti di portarlo a termine a nostro favore.  - NOTA INFORMATIVA - CO.CE.R. CARABINERI