A Padova i delegati del Consiglio Intermedio di Rappresentanza Militare e una delegazione del Consiglio Centrale dell'Arma si incontrano per un confronto ed un analisi critica delle attività sinora poste in essere e da concretizzare nell'immediato per dare risposte concrete ai Carabinieri dell'Arma.
A Padova un altro appuntamento per i delegati della rappresentanza militare nel rapporto tra CoIR e Co.Ce.R. I delegati del Vittorio Veneto hanno voluto porre l'accento su molti aspetti nei quali vedono ancora margini di miglioramento per porre in essere un attività di rappresentanza a livello centrale che sia sempre piu' incisiva e che dica basta a queste risposte economiche al personale che non arrivano da parte del Governo. I delegati hanno assolutamente condiviso che da questa prossima manovra di stabilità ci si aspettano risposte economiche concrete. I pareri delle commissioni su pensioni e su blocco salariale aprono ad una concreta speranza per il comparto. I fatti saranno analizzati al varare della manovra tra fine agosto e i primi di settembre. Quello che chiedono i carabinieri del Nord est è che non si transiga sul blocco salariale e che si riporti un equilibrio economico tra le corresponsioni delle indennità di anzianità e di avanzamento di grado maturate dal personale dell'Arma, che ad oggi non vengono corrisposte. Il malcontento crescente che è avvalorato da queste criticità economiche che non sono sull'avere, ma su cio' che viene tolto oggi ai carabinieri. la delegazione Co.Ce.R. Carabinieri ha avuto modo di condividere le rappresentazioni dei delegati dei Carabinieri dell'Interregionele Vittorio Veneto e di confermare che queste rappresantazioni arrivano da ogni organismo di rappresentanza a nome di tutti i carabinieri d'Italia. I delegati hanno avuto modo di confrontarsi con l'animosità e la vivacità che li contraddistingue per determinazione, esperienza e senso di responsabilità per il ruolo che si riveste in un momento storico davvero molto difficile per i Carabinieri dell'Arma, per il comparto tutto. Toccati diversi punti di criticità sulla funzionalità dell'organismo, sul collegamento fra essi e sull'informazione ufficiale che debba arrivare con maggiore frequenza dal Consiglio Centrale ai Consigli di Base, al personale rappresentato. Posto l'accento sul sentito tema nei rapporti interpersonali nella scala gerarchica, che spesso si riflette nei rapporti tra delegati e scala gerarchica stessa. Un dialogo che deve essere curato a 360 gradi e non solo per opportunità di ruoli e compiti lontani che si riflettono sull'armonia e la serenità del personale. Questo percorso di confronto del CoCeR Carabinieri alimenta la collaborazione e la partecipazione dei Consigli Intermedi a supporto delle attività dell'organismo centrale che necessita sempre del sostegno per poter esprimere in ogni sede istituzionale l'autorevolezza che gli compete a nome dei 107.000 carabinieri d'Italia.