
Il Ministro della Difesa, Sen. Prof. mario Mauro, chiede un incontro con il CoCeR Interforze sui decreti discendenti per la revisione dello strumento militare. Il CoCeR Interforze fà sentire la voce del personale del comparto, del malcontento del comparto difesa e sicurezza. Mentre lo Stato Maggiore Difesa perde colpi, il Ministro raccoglie ulteriore fiducia dal Consiglio Centrale di Rappresentanza. Concreto e determinato. Idee chiare sugli interventi a favore del comparto.
Il Ministro della Difesa, prof. Mario Mauro, si presenta con tutto lo staff dello Stato Maggiore della Difesa e si rende subito disponibile al confronto sull'argomentazione in oggetto inerente i decreti discendenti per la revisione dello strumento militare. Il Presidente del Co.Ce.R. Interforze apre agli interventi colgiendo l'occasione del tavolo tecnico odierno per ribadire che il personale del comparto difesa e sicurezza è in sofferenza ed è fortemente preoccupato per la proroga del blocco salariale e per il regolamento di armonizzazione che oltre a penalizzare il personale non prevede alcun intervento sulla previdenza complementare. il Presidente del Co.Ce.R. Gen. C.A. Saverio Cotticelli, ha ribattuto il concetto di specifità degli uomini in divisa che non deve essere confuso come una sacca di privilegio, ma un adeguato riconoscimento a chi mette la propria vita al servizio del paese. Si sono susseguiti gli inteventi delle varie sezioni CoCeR entrando nel vivo delle problematiche connesse ai decreti e non, ed alle esternazioni sulle preoccupazioni del personale del comparto, che già sofferente dei tagli economici per le scelte di governo, si ritrova a dover "combattere" con i decreti per la revisione dello strumento militare che prevedono tagli sugli organici del personale del comparto. Sottolineata la criticità del pagamento dell'IMU, delle categorie e di interventi di riordino per creare proiezioni di carriera a fronte di tagli di organici. Punto forte battuto sulla rappresentanza militare e sulla necessità di riformare lo strumento rappresentativo, e, per qualche sezione, in modo palese, è stato espressa la volontà di portare la rappresentatività militare in una condizione di rappresentanza sindacale per poter essere piu' rappresentativa a tutela del personale, a tutela del comparto. Il Ministro Mauro è stato chiaro su questo, ribadendo per il comparto che la sua posizione è assolutamente per una rappresentanza militare e non di tipo sindacale, ma marcando l'assoluto coinvolgimento degli organismi di rappresentanza da parte delle rispettive amministrazioni. L'importanza del ruolo della rappresentanza è, per il Ministro, da ritenersi fondamentale. In difficoltà, invece, Il Ministro, si è trovato quando ha dovuto prendere atto che l'istituto del F.E.S.I. - Fondo Efficienza Istituzionale è stato da Lui firmato senza che l'organismo di rappresentanza, come previsto, fornisse il previsto parere. L'imbarazzo dello stesso a fronte dei delegati presenti che hanno ribadito il non rispetto dei regolamenti da parte dello Stato Maggiore Difesa nel dare per fatto un passaggio procedurale che ha eluso i diritti di rappresentatività del Consiglio Centrale. Il Ministro non ha esitato a garantire di approfondire questo aspetto per avere chiarezza in merito, ma, non solo, ha voluto evidenziare che alcune modifiche poste nel decreto FESI non possono essere portate in vigore per un incongruenza nel riconoscimento dei diritti degli stessi militari. Il Ministro, poi, alla fine degli interventi, risponde con un quadro generale, chiarificatore, a quanto posto in essere sinora da SMD, e per mettere in condizioni i delegati nazionali delle Forze Armate e di Polizia ad ordinamento militare, di poter fornire il proprio contributo rappresentativo nell'interesse del personale. Il Ministro esprime con chiarezza alcuni concetti a tutti i delegati intervenuti. Il Ministro mauro sui decreti spiega il perchè dei tempi ristretti e, compresa la volontà di contribuire alle valutazioni da parte del CoCeR, apre da subito a tavoli tecnici con SMD e CoCeR. Ribadisce che i decreti delega sulla revisione dello strumento militare sono importanti per il comparto, per poter ovviare ai tagli al bilancio della difesa con interventi organizzativi per creare una invarianza di gettiti. Per la bozza del decreto disponibile, pur confermando che molti aspetti saranno cassati o modificati, ha dato amndato a SMD e CoCeR di fornire contributi e modifiche entro il 31 luglio, primo passo di presentazione al Consiglio dei Ministri. Poi il lavoro procederà per portare la bozza definitiva per il decreto nel Consiglio dei Ministri di ottobre 2013. Dal 2003 ad oggi, riferisce il Ministro, il bilancio della difesa, per le scelte dei governi che si sono susseguiti, ha subito una riduzione del 19% per favorire altri investimenti su scuole e altro per il paese. Gli armamenti aerei sono stati ridotti da 120 a 90 unità. La specificità è un credo fermo per il Ministro, ma non solo, lo stesso ritiene che la specificità debba avere una valenza difefrenziata all'interno del comparto. Sulla rappresentanza militare ribadisce che ad essa va riconosciuta la sua valenza e non ritiene i principi della realtà sindacale siano adeguabili al sistema militare. Il Ministro, in chiusura del suo intervento, ha garantito il recupero del turn over per le forze di polizia del comparto da parte del governo. Sul blocco salariale ha espresso un concetto chiaro. Non si discute se recuperare le risorse per il comparto, ma si discute su dove recuperare le risorse per il comparto. Questo il prossimo obiettivo del Consiglio dei Ministri programmato nel mese di luglio dove si inizia l'iter d'individuazione delle risorse. L'incontro è stato molto importante per l'espressione rappresentativa del CoCeR Interforze. Il Consiglio Centrale ha stipulato un reale filo diretto con il Ministro della Difesa, garanzia per il personale del comparto che è sofferente. Il CoCeR ha fatto la sua parte a testa alta, Il Ministro Mauro ha risposto con competenza e determinazione immedesimato nel ruolo di riferimento di governo della Difesa, Lo Stato Maggiore della Difesa... rimandato a miglior funzionalità per evitare la posizione di contrapposizione creata con la rappresentanza del personale. Posizione che si consolida ulteriormente anche in questa serata romana a palazzo esercito. Cosi' è logico che la rappresentatività dell'organismo necessita un ruolodi interlocutore con diritti sindacali a fronte di rappresentatività militare calpestata da queste interpretazioni di palazzo, ma lontane dalla realtà del personale che opera per la funzionalità del comparto.