
Incredibile davvero. In un momento dove 30.000 militari tra esercito, aeronautica e marina militare devono lasciare il servizio attivo per snellire il comparto, nessuno si accorge che le forze armate sono difronte ad una crisi d'identità. la dignità degli uomini del comparto è in caduta libera. Penso che siamo arrivati !
Oggi la notizia è stata annunciata dai tg nazionali. I Tg hanno esordito con un ...c'è chi attende la pensione contando quanti giorni mancano alla fatidica data e chi invece potrebbe godersi gli ultimi 10 anni di lavoro senza alzare un dito. Contando su una libera uscita davvero dorata. Cio' si riferisce ai militari italiani che, secondo la riforma voluta dall'ex ministro Giampaolo Di Paola, dai 50 anni in poi, cioè 10 anni prima del congedo, potrebbero conservare l’85% dello stipendio senza lavorare, con tanto di pensione piena e la facoltà di fare altri lavori (e il reddito non si cumulerebbe). I Tg annunciano questa notizia come "svelata", per i retroscena della riforma, che mette in pratica lo slogan "meno generali, più tecnologia", del generale Di Paola, oggi «consulente istituzionale», che lavora alle nuove forze armate. I retroscena sarebbero concentrati in un comma che stava attraversando "zitto zitto" l’ultimo guado tra Palazzo Madama e Montecitorio. L'inghippo, riferiscono i Tg, sta tutto negli atti del governo 32 e 33, decreti attuativi della legge 244 del 2012. Per snellire le forze armate di 35 mila unità in 12 anni infatti, si è deciso di utilizzare tre canali: il passaggio del personale ad altro ministero, il prepensionamento e, soprattutto, l’«esenzione dal servizio», comma sesto dell’articolo 2209. È questo il punto più controverso nella disciplina del periodo transitorio in cui, dopo i 50 anni, si può tenere l'85% dello stipendio senza lavorare e ottenere la pensione piena.I Tg riferiscono che questo bonus decennale per le forze armate sta per essere inserito nel codice dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di traverso in modo plateale, anche se per loro è previsto solo un parere. Sarebbe davvero una nota stonata di questo "tunnel delle mazzate" dove è entrato il comparto difesa e sicurezza da qualche anno. Si, assurdo... no contratto di lavoro, no soldi, no indennità, no uomini, no serenità ....no dignità. Ma quel pre-pensionamento con l'85% .... si sarebbe dovuto bandire un concorso interno a titoli ed esami per limitare le domande di pensionamento ai 30.000 posti disponibili. A cio' si sarebbero aggiunta l'ondata di carabinieri che ad una opportunità del genere ci sarebbe stata una ressa vera e propria. Non si puo' far passare cio' che non succederà come una situazione su cui intervenire per non turbare l'equilibrio del disagio dei cittadini di questa società. Questo significa essere lontani dal disagio che si vive come uomini in divisa al servizio di questo paese. Ma in queste condizioni come si fà a far mettere la propria vita al servizio del paese. C'è chi è morto per l'identità di questa nostra Italia. Questa nostra Italia che non riconosce piu' nemmeno i suoi "figli" che lottano per la sua dignità, senza riceverne rispetto.