La circolare del Procuratore Militare di Verona del 17 ottobre 2013 - PROCEDIMENTI PENALI DAVANTI ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA MILITARE DIRETTIVE E LINEE GUIDA PER I COMANDANTI DI CORPO E PER LA POLIZIA GIUDIZIARIA- mette in subbuglio un comparto già in fermento e già in piena agitazione per una crisi d'identità per i continui interventi economici penalizzanti.
Dopo questa circolare del procuratore militare di verona, già le rappresentanze del Consiglio di Base del Veneto e il Consiglio Intermedio del Comando Unità Mobili e Speciali "Palidoro", si sono espresse con delibera esprimendo malcontento e perplessità su queste disposizioni che creano ulteriore malcontento, nonchè allarmismo per le procedure da porre in essere. Indagati perchè ammalati per un servizio che ti puo' portare a degenze piu' lunghe dei trenta giorni. Cio' a evidenziare che tra i militari ci sono piaghe da sanare nell'impiego pubblico ? . No, questa è solo un offesa verso chi mette la propria vita, la propria condizione di salute al servizio del paese. Un altra mazzata. Botte che arrivano non piu' dai manifestanti, ma dagli organi istituzionali... davvero si continua ad urtare l'equilibrio degli uomini in divisa al servizio del paese. Si continua ad evidenziare che per "salvare" non l'economia del paese, ma le dinamiche di potere di alcune classi sociali di questo paese. Certo non si resta a guardare, nè si possono permettere tali interventi e subirne le arbitrarie decisioni di opportunità. Il CoIR Palidoro, che rappresenta e coordina tutti i Co.Ba.R. dei battaglioni, reggimenti e dei reparti speciali dell'Arma dei Carabinieri, si è espresso con delibera numero 211 nell'assemblea del 25 ottobre 2013. Il Co.I.R. Palidoro, considerando l'umiliazione dei militari che potrebebro venire segnalati in modo generalizzato alla Procura e che si sentiranno di fatto indagati fino a prova contraria. con ripercussioni gravissime sul benessere dei carabinieri, per qualsiasi malattia anche per cause di servizio ( per assurdo anche un episodio drammatico come quello del brigadiere Giangrande, potrebbe rientrare nella disposizione suddetta...) con l'effetto di moltiplicare a dismisura le pratiche delle Procure Militari, peraltro ovviamente destinate ad essere archiviate nella quasi totalità. Visto l'ordine del giorno nr. G101 al DDL nr. 1015, sulle procure militari..dove prendendo atto delle numerose sentenze della Corte Costituzionale che negli anni hanno determinato la progressiva erosione della giurisdizione militare in favore di quella ordinaria con una caduta verticale del lavoro delle procure militari e dei relativi tribunali. Ne considera la situazione economica. La modifica delle giurisdizioni di competenza dei tribunali militari. Comunque ritiene sproporzionata ed antieconomica l'esistenza delle tre sedi Verona, Roma e Napoli, proponendo l'istituzione presso i tribunali ordinari di sezioni spializzate, razionalizzando le risorse. Il Consiglio Intermedio di Rappresentanza delle Unità Mobili e Speciali "Palidoro", evidenziando che il carabiniere è sottoposto a Codice Penale Ordinario, Codice Penale Militare in tempo di pace, Testo Unico Regolemanto Ordinamento Militare, Regolamento Generale dell'Arma dei Carabinieri, .... ha deliberato di interessare il Consiglio Centrale di intervenire interessando il Comandante Generale perchè, con estrema urgenza, prenda posizione in merito affinchè i carabinieri non si sentano meri dati statistici e meri fascicoli processuali. Il CoIR Vittorio Veneto il 30 ottobre con delibera numero 135 ha deliberato nella medesima misura per un intervento urgente sulla questione interessando il Co.Ce.R., affinché, tenuto conto delle problematiche indicate in delibera, valuti la possibilità di interessare il Comandante Generale e i competenti Uffici dello Stato Maggiore, per un approfondito esame delle citate direttive e delle criticità evidenziate o che dovessero emergere, nonché le conseguenti disposizioni attuattive che salvaguardino le prerogative e le funzioni di tutti i soggetti coinvolti e la correttezza del loro operato, tramettendo la delibera al Comandante dell'Unità Intermedia, nochè Comandante Interregionale "Vittorio Veneto" per le valutazioni e gli approfondimenti di competenza. Le due delibere approntate senza ritardo, e non saranno le ultime, evidenziano una questione delicata e preoccupante che merita un degno approfondimento per un immediato intervento che vada a sanare la dignità di chi opera come carabiniere al servizio dell'ordine e della sicurezza pubblica e non merita certo questo trattamento.