
Nella mattinata, con i delegati divisi tra riunione Co.ce.R. Interforze e delegazioni in sede, il comunicato stampa votato a maggioranza sul no all'unificazione e no alla divisione dei comparti. Pur emergendo espressioni contrastanti dai Consigli di Base, la maggioranza del Co.Ce.R. si esprime con comunicato stampa.
IL COCER CARABINIERI CONTESTA FORTEMENTE LE NOTIZIE CHE SONO STATE DIFFUSE INCAUTAMENTE IN VARIE FORME ANCHE DAI SEGRETARI DELLE DUE MAGGIORI SIGLE SINDACALI DELLA POLIZIA DI STATO SULLA POSSIBILE UNIFICAZIONE DELLE FORZE DI POLIZIA PER EFFETTO DEI PROVVEDIMENTI DI “SPENDING REWIEW”. NON È QUESTO L'AMBITO NEL QUALE VANNO INDIVIDUATI ULTERIORI RISPARMI DELLA SPESA PUBBLICA, NON IN UN SETTORE COSÌ DELICATO E GIÀ FORTEMENTE PENALIZZATO DALL'ATTUALE CONGIUNTURA ECONOMICA. LA VERA FORZA DELL'ARMA SONO I CONTINUI RISULTATI CHE HA SEMPRE OTTENUTO IN DUE SECOLI DI STORIA ANCHE GRAZIE AI SUOI 5000 PRESIDI CAPILLARMENTE DISPOSTI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. QUESTO CONSIGLIO SI DICHIARA QUINDI NETTAMENTE CONTRARIO A QUALSIASI INIZIATIVA VOLTA ALLA DIVISIONE DEI COMPARTI E RESTITUISCE AL MITTENTE OGNI PROPOSTA CHE POSSA COMPROMETTERE L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA DELLA SICUREZZA DEI CITTADINI E DELLE ISTITUZIONI DELLO STATO. ROMA, 6 FEBBRAIO 2014.
Questo è il Comunicato stampa approvato a maggioranza, nella mattinata, dai delegati Co.Ce.R. Carabinieri. Ijn contemporanea era in corso la riunione Co.Ce.R. Interforze presso la sede dove i delegati delle forze armate e delle forze di polizia ad ordinamento militare si sono confrontati sulle comunicazioni di Stato Maggiore Difesa dove si attesta che vi è l'interesse a confrontarsi ad un tavolo tecnico sul tema riordino delle carriere. Ad oggi già si parla di un altra bozza di riordino, diversa da quella già in possesso, su cui confrontarsi. Una parte dei delegati Co.Ce.R. Carabinieri pur restando assolutamente fermi alla non unificazione delle forze di polizia, si sono riservati ad esprimersi, invece, sulla divisione dei comparti difesa e sicurezza. Si, infatti, in questo particolare momento dove si stanno mettendo in dubbio proprio equilibri intoccabili non molto tempo fà, nell'interesse del personale rappresentato e nell'esprimere la propria rappresentatività, non è cosi' scontato dare un assenso a occhi chiusi sulla divisione dei comparti. E per quanto espresso non significa esserne carabinieri "sindacalisti", anzi, potrebbe proprio essere una volontà o una valutazione che viene dal personale che si rappresenta a livello periferico e a livello nazionale. Temi di grande riflessione che meritano una scelta di tempi e di valutazioni che oggi vanno fatte confrontandosi non solo al proprio interno, ma guardando anche intorno a cosa possa essere realmente utile nell'interesse dei Carabinieri dell'Arma. Forse, temi di grande spessore come questi, andrebbero confrontati con tutte le rappresentanze ad ogni livello, specie in un momento cosi' delicato come questo, dove si gioca il futuro dei carabinieri che hanno avanti a sè ancora 20 anni di "carabinierato".