TORINO. 4 APRILE 2014. I RAPPRESENTANTI DEGLI APPUNTATI E CARABINIERI DELLA LOMBARDIA , PIEMONTE VAL D'AOSTA E LIGURIA A CONFRONTO CON DELEGAZIONE DEL CO.C.E.R. DI CATEGORIA DOPO LA TRE GIORNI DI ROMA.

Dopo i tre giorni intensi a Roma i delegati CoIR Pastrengo della categoria D Appuntati e carabinieri hanno aperto il confronto con tutti i delegati di categoria dei CoBaR Piemonte Val d'Aosta, Lombardia e Liguria. Importante momento di confronto sugli esiti dell'assise a Roma e sulle criticità delle realtà dei carabinieri del Nord Ovest.

I delegati Co.I.R. Pastrengo della categoria Appuntati e Carabinieri, Bono, Fornicola e Tanda, avevano fissato il punto d'incontro a Torino a margine dell'incontro in assise con CoIR e Co.Ce.R. tenutosi dall'1 al 3 aprile a Roma. L'incontro è stato molto intenso. Con la presenza di una delegazione di categoria del Consiglio Centrale di Rappresentanza si è subito entrati nel vivo  dell'aggiornamento sugli sviluppi  dei tre giorni di assise a Roma. I delegati dei CoBaR intervenuti dopo aver appreso le informazioni direttamente dai delegati che hanno partecipato alle attività su Roma, hanno avuto modo di esprimere le proprie considerazioni sulle criticità delle rispettive realtà lavorative e delle rappresentazioni che vengono dal personale a cui loro fanno riferimento per singolo Consiglio di Base, nonchè realtà territoriale.  Si sono analizzate diverse tematiche. Si è avuto modo di aggiornarsi sugli sviluppi della sperimentazione del Memoriale del Servizio giornaliero. Sulla chiusura delle caserme e stazioni e sulle perplessità su alcune scelte fatte ed in itinere e su quelle che andranno fatte, evidenziando che il personale dovrà essere tutelato e che queste scelte debbano essere paretcipate anche ai delegati della Rappresentanza di Base delle rispettive Legioni Carabinieri.  Si è parlato di programmazione dei servizi giornalieri, delle criticità in cui versa la categoria, che giorno dopo giorno subisce l'esercizio della gerarchia e dell'azione di comando in modo piu' incisivo a confronto con altre categorie piu' tutelate per ruolo e competenze.   Si è parlato delle perplessità e delle preoccupazioni che ci sono sul sistema previdenziale e sul fatto che nulla si stà muovendo a tutela dei carabinieri che con il sistema contributivo percepiranno 900 euro di pensione.  E' stato ribadito che vi debbano essere interventi per rendere piu' snelle le procedure per i riconoscimenti delle cause di servizio e la non adeguata interpretazione di procedure che consentono di attivare un iter piu' snello solo con il ricovero ospedaliero a dispetto di ogni altro inforntunio che avviene durante il servizio e documentato  da attestazioni e testimonianze di servizio.  E' stato ribadito il concetto di applicazione dell'articolo 19 della legge 183\2010, il ruolo negoziale che non viene applicato in concreto all'Arma dei carabinieri, ai loro rappresentanti militari. C'è stato un ampio confronto sul tema degli straordinari. Sulla corresponsione delle ore di lavoro prestate in eccedenza all'orario di lavoro previsto e sulla gestione di tale monte ore che và a gravare esclusivamente sull'operato dei carabinieri, della categoria. E' stato evidenziato che le ore di lavoro di straordinario sono garantite ad alcuni ruoli e ad alcune figure professionali non applicando la normativa che prevede la corresponsione del lavoro straordinario per impiego in attività esterna e non interna d'ufficio.  Un bel confronto, vivo e costruttivo.  I delegati hanno avuto modo di confrontarsi anche sulle procedure dell'attività nei rispettivi consigli di base potendo analizzare alcuni aspetti che vanno rivisti e rimodulati per finalizzare tutti gli sforzi a dare supporto alle attività dei delegati a livello centrale migliorando sempre piu' quel contatto diretto tra Co.Ce.R., Co.I.R. e la rappresentanza di Base.  A termine mattinata il Comandante della Legione Carabinieri Piemonte a Val d'Aosta, Generale di Brigata Gino Micale, è intervenuto per salutare le delegazioni di categoria dei rappresentanti nazionali, interregionali e dei rispettivi Consigli di Base. Nel breve saluto c'è stata occasione per un breve confronto sul momento difficile e sulla necessità di alimentare il dialogo nei rapporti nella scala gerarchica. Alimentare il dialogo, oggi, fondamentale per affrontare e superare il difficile momento che affligge la struttura Arma dei Carabinieri, i suoi carabinieri e le loro famiglie.