A Padova per una tavola rotonda tra Co.ce.R. Carabinieri, Co.I.R. Vittorio Veneto, Co.Ba.R. Veneto e delegazioni dei Co.Ba.R- dell'Interregionale. Sul da farsi si riprende il discorso iniziato a Messina con i delegati di Sicilia e calabria. Dopo la celebrazione del bicentenario pronti ad un assise generale a Roma per riavere i nostri soldi.
A Padova non si è avuto nemmeno il tempo di saltarsi e subito si è entrati nel vivo del confronto tra i delegati Co.Ce.R. intervenuti e tra i delegati Co.I.R. Vittorio Veneto unitamente al Co.Ba.R. Veneto e delegazioni dei Co.Ba.R dell'interregionale. Prima di entrare nel dettaglio delle problematiche locali, si è posti l'accento sulle informazioni a garanzia del ripristino delle corresponsioni contrattuali a partire dal 2015. I delegati Co.Ce.R. hanno potuto ribadire quali gli impegni presi da esponenti di Governo sul ripristino delle corresponsioni stipendiali. I delegati del Nord est hanno tenuto a ribadire che le posizioni prese dai delegati di Calabria e Sicilia sono condivisibili anche dai delegati dei carabinieri del nord est. La necessità di ritrovarsi a Roma in un assise generale subito dopo la celebrazione del bicentenario la si ritiene necessaria per dare impulso a quelle che siano gli impegni di Governo e poter ricevere garanzie da esponenti di Governo in occasione dei preparativi della manovra di stabilità del Governo per l'anno 2015. I carabinieri del Nord est hanno tenuto a precisare che oggi far mancare i soldi dallo stipendio dei carabinieri incide fortemente sulle economie familiari dei carabinieri del nord est. La crisi di lavoro e la chiusura delle fabbriche hanno portato migliaia di famiglie a vivere con un solo stipensio su cui gravano le mancate corresponsioni da parte dello Stato. Corresponsioni stipendiali che dal 2011 sono state ridotte prima al 46%, poi al 16%, per giungere al nulla per il 2014. Per il 2015 i carabinieri sono pronti a mobilitarsi con ogni forma utile, ma saranno i rappresentanti militari a prendere le giuste iniziative per dare un aut-aut al Governo. Poi i delegati hanno avuto modo di analizzare le criticità che vengono dalle dinamiche di tutti i giorni. Dalle problematiche del cambio gomme invernali che arriveranno sino a settembre per essere sostituite, alle mense dove dai contratti stipulati risultano delel mancanze che portano alcune sedi di catering a non fruire dei pasti serali come da contratto. Dalla segnalazione di carabinieri di quesrtiere che ancora vengono impiegati singolarmente contro le disposizioni del Comandante Generale dell'Arma che prevede il servizio ordinariamente in due. Problematiche sugli alloggiamenti dei militari di passaggio per missione, dove gli alloggiamenti previsti non corrispondono a quanto previsto e verificato. Probelmatiche emerse da colleghi che si collocano in quiescenza e che, deceduti, per far corrispondere la prevista pensione alla famiglia si debba attendere oltre i due mesi dal decesso. Problematiche tra l'amministrazione e l'INPS per la trasmissione delle pratiche pensionistiche con la Posta elettronica certificata. Probelmatiche sulle celle di sicurezza che pur non essendo a norma vengono utilizzate e mettono in difficoltà sia il fermato che i carabinieri che devono provvedere a i servizi connessi al fermo. La mancata modifica della pubblicazione per consentire i carabinieri d'indossare lo zuccotto invernale nei periodi freddi durante i servizi sulla strada. la difficoltà di trovarsi davanti a concessioni personalizzate e localizzate che non consentono di poter ovviare a condizioni climatiche avverse nei periodi invernali. Le problematiche connesse con l'ABC che attestano un forte aggravio nello svolgimento delle attività quotidiane alle Stazioni carabinieri. Aggravi su cui si dovrà intervenire drasticamente se entro il mese di ottobre non saranno operativi in sinergia tutti gli applicativi che interagiscono con il sistema. Nel primo pomeriggio, un momento di confronto tra Co.Ce.R e CoBaR Veneto sulle attività assembleari e su recenti deliberazioni che hanno interessato i rapporti funzionali tra i due consigli. Momento di confronto che ha consentito di chiarire alcuni particolari utili a proseguire le attività con maggiore funzionalità e sinergia tra rispettivi organismi di rappresentanza nei rapporti con la scala gerarchica a tutela del personale e degli interessi collettivi per i carabinieri dell'Arma.