
Il decreto legge 24 giugno 2014, nr.90 recante " Misure Urgenti per la semplificazione amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari" porta rilevanti interventi sulla nostra amministrazione. Una tra tutti il termine dell'ausiliaria al 31 dicembre 2015. Ma vediamo quali altri interventi in una sintesi del decreto.
La nostra specificità ancora difronte ad una crisi d'identità, forse una lotta delle sua identità mai riconosciuta dalle attività di Governo. Tra tutti gli interventi spicca quello del termine dell'ausiliaria, del trattenimento in servizio oltre i 60 anni. Intervento che fissa il termine ultimo per il trattenimento in servizio al 31 dicembre 2015. tale intervento metterà in discussione anche la procedura del richiamo in servizio. In pratica il termine dell'ausiliaria porta un risparmio nel computo delle spese di bilancio della Difesa lasciando, come dovuto, la quiescenza sulla spesa dell'Inps. Probabilmente questo intervento dovrebbe prevedere un risparmio di spesa della difesa che dovrebbe incrementare il turn over, ancora sofferente di interventi da fare anno per anno nelle relative manovre di stabilità. Almeno la disperazione ci fà pensare in questi termini, anche se poi la verità verrà fuori solo con i numeri alla mano degli stanziamenti in manovra. Il provvedimento prevede l’abrogazione delle norme sui trattenimenti in servizio nel pubblico impiego (quelli già in essere sono fatti salvi fino al 31 ottobre 2014 – art. 1). Al fine di garantire l’efficienza/operatività del sistema di difesa/sicurezza nazionale, fino al 31 dicembre 2015, sono esclusi dalla norma i richiami in servizio del personale in ausiliaria (ex artt. 992 e 993 del COM); - la possibilità per le Pubbliche Amministrazioni - escluse le Forze di Polizia, alle quali di applica la normativa di settore più favorevole – di assumere personale a tempo indeterminato per un numero pari al 20% del turnover per il 2014, al 40% per il 2015, al 60% per il 2016, all’80% per il 2017 e al 100% per il 2018 (art. 3). inoltre il provvedimento prevede : -il passaggio diretto di dipendenti tra Pubblica Amministazione, con indicazione dei criteri di scelta e dei requisiti da possedere in appositi bandi (nel transitorio il trasferimento tra sedi centrali dei Ministeri non ha bisogno dell’assenso dell’amministrazione di appartenenza – art. 4). La norma non si applica all’Arma; - il divieto di conferire al personale in quiescenza incarichi dirigenziali o cariche di organi di governo delle Pubblica Amministrazione (fanno eccezione gli organi costituzionali e gli incarichi conferiti a titolo gratuito – art. 6); -per ogni associazione sindacale, una riduzione del 50% per i contingenti complessivi dei distacchi, aspettative e permessi sindacali (art. 7); -la cessazione dagli incarichi negli uffici di diretta collaborazione, se nei 30 gg successivi al conferimento non sia adottato il provvedimento di collocamento in posizione di fuori ruolo (sono fatti salvi i provvedimenti di collocamento in aspettativa già concessi – art. 8); - la diminuzione degli onorari/compensi professionali per gli avvocati dello Stato (art. 9); - la soppressione delle sezioni distaccate dei TAR (art. 18) e dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (le cui competenze passano all’Autorità anticorruzione – art. 19); - una sanzione amministrativa da 1.000 a 10.000€ (comminata dall’Autorità anticorruzione) per il soggetto obbligato che ometta di adottare i Piani triennali di prevenzione della corruzione, dei Programmi triennali di trasparenza o dei Codici di comportamento (art. 19); - l’unificazione presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione delle scuole di formazione pubbliche, tra le quali, il Centro di formazione della Difesa e la Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno (art. 21); - per le attività imprenditoriali a rischio, l’obbligo di acquisire la comunicazione/informazione antimafia tramite la consultazione dell’ “elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione” della c.o. (istituito presso ogni Prefettura dalla L. 190/2012 – art. 29); - la costituzione di un Unità operativa speciale per l’Expo 2015 (composta da personale in posizione di comando, distacco e fuori ruolo, “anche proveniente dalla G.d.F.”) di cui si avvale l’Autorità anticorruzione per i compiti di alta sorveglianza e garanzia della correttezza/trasparenza delle procedure connesse alla realizzazione delle opere connesse all’evento (art. 30 e 32); - misure per lo snellimento del processo amministrativo digitale (artt. 38-43); - disposizioni per garantire l’effettività del processo telematico (obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali; modifiche al C.P.C. in materia di contenuto e di sottoscrizione del processo verbale e di comunicazione della sentenza; disposizioni in materia di informatizzazione del processo tributario; razionalizzazione degli uffici di cancelleria e notificazioni per via telematica; poteri di autentica dei difensori e degli ausiliari del giudice; domicilio digitale in materia civile; etc. – artt. 44-52). Nella fase di conversione a legge potrebbero esserci degli accorgimenti ma non pensano possano recuperare il discorso dell'"ausiliaria", in quanto è un istituto riferito solo al comparto difesa e sicurezza e nella norma il riferimento non lascia ad interpretazioni. Non solo, ma con il turn over ancora in piena carenza di risorse per poterlo riportare ad un 100% annuo, non penso proprio si riesca a dare un reale colpo al cerchio e un colpo alla botte, come si suol dire. Tutti questi interventi sembrano sempre e solo dei colpi trasversali che vanno a colpire gli operatori del comparto difesa e sicurezza mentre i dirigenti, i migliaia di dirigenti, direttori, vice direttori, funzionari... di non so cosa e di non so a cosa servano...restano sempre nell'ombra e, praticamente, intoccabili. Beh, forse quelle si chiamano "dinamiche di equilibri di governo". Io le chiamo dinamiche dei poteri delle caste di chi governa il nostro paese, non il loro paese.