In questi momenti si fà tanta notizia sul web spesso anche per attirare utenti su blog e su siti dove è importante la notizia che attiri o altri interessi diversi. Pianetacobar.eu che informa i carabinieri in modo esclusivo e dedicato lascia spazio ad una nota che informa i carabinieri dandogli chiara informazione.
Dall’inizio del 2011 ad oggi il blocco del tetto salariale ha creato oltre 60.000 vittime tra i Carabinieri di ogni ordine e grado. Questo ingiusto quanto anticostituzionale balzello viene a parole stigmatizzato e deprecato da tutti i politici poi in realtà nei fatti sia i Governi di destra, tecnici e di sinistra lo hanno voluto, votato ed addirittura prorogato. Oggi tutti ci chiediamo cosa accadrà per il 2015? Cosa sta accadendo e come si sta lavorando intorno a questa non più sostenibile situazione. Per questi motivi sentiamo l’obbligo di spiegarvi lo stato delle cose. Innanzitutto bisogna premettere che se il Governo non include nella prossima Legge di Stabilità (si presume settembre 2014) il prolungamento del blocco, questi finirà automaticamente. Pertanto parlare di sblocco dal primo gennaio 2015 è sbagliato. Quando sentiamo illustri onorevoli che parlano di sblocco dal 2015 possiamo affermare con assoluta certezza che non sanno cosa dicono. Lo sblocco può esserci ma riguarda solo il 2014. Incontri tecnici tra Stati Maggiori e Dipartimenti, politici e tra i vari sindacati e cocer, hanno portato alla conclusione di reperire risorse per sbloccare il tetto salariale sin dal mese di novembre 2014 ed includere il provvedimento in discussione nel Consiglio dei Ministri di venerdi 8 agosto. I soldi reperiti tra risparmi di spesa, ritardo delle partenze dei prossimi corsi per allievi carabinieri da settembre a dicembre 2014, riordino delle carriere etc sono circa 250 milioni di euro e garantirebbero lo sblocco del tetto salariale dei mesi di novembre, dicembre e rateo di tredicesima 2014. Questa operazione se portata in essere dal Consiglio dei Ministri ci darebbe maggiore fiducia sulla possibilità che il Governo non proponga nella Legge di Stabilità la prosecuzione del blocco anche per il 2015. La fiducia e non certezza nasce dalla considerazione che sarebbe una cattiveria gratuita del Governo sbloccare per poi ribloccare anche se non si può escludere apriori. Certo però che se per due mesi ci vogliono 250 milioni di euro per un anno intero ci vogliono oltre un miliardo e duecentomilioni di euro (storicizzati). Questo fa nascere il pessimismo che il tutto possa avvenire in assoluta tranquillità. Ecco perché in questo caso più delle parole o dei proclami abbiamo bisogno di fatti Allora qualcuno pensa di sbloccare l’attuale tetto salariale e ricominciare con un nuovo blocco a partire dal 2015. Ma anche questa opzione ha le sue criticità perché anche in questo caso alle casse del Governo non gioverebbe perché a fronte di un miliardo e duecentomilioni da reperire per sanare il pregresso avrebbe un rientro di soli centosessantamilioni di euro per il solo 2015. Per capirci il blocco aumenta le sue entrate al Governo con il passare degli anni ma nell’immediato da pochi ritorni economici. La preoccupazione diventa ancor più evidente se pensiamo che se il blocco dovesse proseguire anche nel 2015 non solo avremo oltre 70.000 carabinieri coinvolti ma la somme che il Governo recupera toccherebbero i duemiliardi di euro e diventerebbe sempre più difficile poi trovare soluzioni. Altra opzione forse più perseguibile potrebbe essere che ogni dipendente statale e privato partecipi al risanamento dello stato contribuendo con una giornata lavorativa distribuita per 12 mesi. Questo probabilmente risolverebbe tutti i problemi con un piccolo comune sacrificio. In tutto ciò risalta ed è giusto scriverlo, l’impegno di una persona su tutti, il nostro Comandante Generale. Praticamente se sblocco ci sarà mai proroga fu più meritata. In conclusione se il Governo porterà in essere i provvedimenti di sblocco e di non proseguimento del blocco per gli anni a venire eviterà un autunno caldo dove sindacati e cocer sicuramente con ogni possibile azione cercheranno di ottenere i diritti del personale rappresentato. I delegati Co.Ce.R. Carabinieri, Brigadie Capo Tarallo Antonio, Brigadiere Calabro' Sebastiano, Appuntato Scelto Schiralli Gaetano, Appuntato Scelto Cardilli Andrea, Romeo Vincenzo, Appuntato Scelto nei Carabinieri e Appuntato per le scelte di Governo.