A Padova l'incontro richiesto con delibera tra il Consiglio di Base della Legione Carabinieri Veneto e il Consiglio di Base del 4' battaglione carabinieri di Mestre. All'incontro presenti le delegazioni del CoIR Palidoro, Co.I.R. Vittorio Veneto e del Consiglio Centrale di Rappresentanza. Confronto sulle tematiche e sul da farsi.
In una tre giorni di attività tra i Consigli di Base e Intermedi con la partecipazione del Co.Ce.R., cisi è confrontati su tematiche di vario genere che interessano il personale delle due linee funzionali, la territoriale e la linea mobile. Sono state analizzate anche le criticità attuali prendendo spunto da eventi accaduti proprio nel padovano nei giorni scorsi. L'occasione è stata utile per fare chiarezza sull'accaduto e anche per riportare la questione in una condizione di equilibrio tra le esigenze sul territorio, i fatti accaduti nel dettaglio e come meglio poter intervenire come rappresentanza militare onde evitare strumentalizzazioni del caso che non giovano al personale che opera sul territorio e nè alla funzione della rappresentanza di essere parte attiva nel fornire il contributo collaborativo alla efficienza della nostra scala gerarchica. Nel merito, il Comandante della Legione Carabinieri Veneto, Generale Mezavilla, dopo aver fatto gli onori di casa all'importante incontro tra delegati ai vari livelli, ha aperto un breve e utile confronto sulle problematiche che investono la realtà lavorativa veneta rendendo partecipi i delegati su quanto si stia lavorando in piena sinergia e intesa con il proprio CoBaR Veneto. Lo stesso ha partecipato i delegati a livello centrale su quali, invece, potrebbero essere i reali e utili contributi a supporto delle attività già poste in essere per rendere sempre piu' funzionale l'attività dei carabinieri veneti nel segno dell'ordine e della sicurezza pubblica. Con i colleghi delegati del 4' battaglione carabinieri di mestre e con i relativi delegati Co.I.R. palidoro, si è avuto modo di confrontarsi, oltre che sugli aspetti logistici e di benessere del personale sul territorio, sul rapporto funzionale nei servizi resi dal 4' battaglione con le C.I.O. sul territorio nazionale con la territoriale. In merito si sono poste in essere valutazioni sul proporre superiormente a chi di competenza un imiego eventuale sul territorio veneto reso piu' frequente e con un migliore coordinamento per rendere tali strumenti e tali risorse ad un sempre piu' concreto servizio alla prevenzione e repressione dei reati sul territorio veneto. L'incontro ha posto anche le basi su aspetti di riforma della rappresentanza militare dove delegati di due linee funzionali diverse con diverse esigenze e criticità hanno constatato anche il differente approccio nel rapporto tra rappresentanza e scala gerarchica e in quello di affrontare le problematiche finalizzate a dare risposte concrete e tangibili al personale rappresentato. Sicuramente questo incontro non resterà un episodio, anche perchè già da altri CoBaR sul territorio arrivano proposte e richieste di incontri analoghi per poter aprire ad attività di confronto anche fra vari consigli di Base. Forse è anche un modo utile ad aprire a quella che dovrà esser una vera e proria riforma della rappresentanza militare che porti a piu' competenze agli organismi e a delegati sempre piu' preparati e competenti sulle problematiche da affrontare per portare avanti l'obiettivo del miglioramento della quotidinaità del carabiniere nell'esercizio delle sue funzioni nel ruolo delicato e di riferimento nel contesto sociale che ci circonda.
I delegati Co.Ce.R. presenti hanno approvato un comunicato ufficiale condividendolo a maggioranza con i delegati CoIR Palidoro, CoIR Vittorio Veneto, Co.Ba.R. Veneto e Co.Ba.R. 4' battaglione.
"In questi giorni, si sono riuniti a padova i delegati della rappresentanza militare dei carabinieri per confrontarsi sulle gravi problematiche che vive quotidianamente il personale dell’arma, in una realtà sempre più difficile, complessa e multietnica, per continuare a garantire la sicurezza dei cittadini e del paese, presupposto ineludibile di libertà, progresso e civiltà democratica.l’incontro, cui hanno partecipato i delegati del cocer nazionale, unitamente a quelli dei coir e dei cobar, è stata anche un’occasione per riflettere sui recenti gravi fatti verificatisi a padova nei giorni scorsi, quando, in due diverse operazioni di servizio finalizzate al contrasto della cosiddetta microcriminalità, riportavano gravi ferite dei colleghi. Nel corso dell’incontro è emerso come, a fronte di un contesto economico-sociale nazionale e internazionale in profonda evoluzione, con l’affiorare di problematiche del tutto nuove anche sotto il profilo della sicurezza e della criminalità, sia indispensabile un impegno sinergico, convergente e coordinato di tutte le figure istituzionali per mantenere adeguati standard del primario bene e diritto dei cittadini alla sicurezza Invero, è innegabile che si tratti di un interesse che può essere proficuamente ed efficacemente perseguito non solo con i sacrifici quotidiani e individuali del personale delle forze di polizia, ma prendendo coscienza che per garantire la sicurezza è necessaria una responsabile azione di tutte le istituzioni preposte. ed è apparso chiaro che di fronte all’aggravarsi delle dinamiche che caratterizzano la realtà del territorio siano improcrastinabili provvedimenti concreti per consentire agli attori istituzionali di continuare a erogare questo servizio. innanzitutto, quindi, ponendo mano a un quadro normativo oggi non più adeguato per prevenire e reprimere le varie forme di perturbamento della sicurezza sociale e di criminalità. quindi, assumendo lungimiranti scelte per fornire alla magistratura e alle forze di polizia le risorse (di personale ed economiche) necessarie, in controtendenza rispetto alle politiche di esclusivo contenimento della spesa degli ultimi anni che hanno già portato a un grave affievolirsi degli anticorpi dello stato di fronte alle nuove minacce. Questa la sintesi dell’incontro di questi giorni, rafforzata anche dal sostegno e vicinanza mostrata dai rappresentanti delle istituzioni locali e dalle centinaia di manifestazioni di solidarietà e stima giunte dai cittadini ai colleghi feriti, inequivocabile segnale dell’attenzione posta dalla gente per la sicurezza. Padova, lì 13 febbraio 2015 "