IN ATTESA DEI DECRETI DELEGATI IN MATERIA DI REVISIONE DELLE FORZE DI POLIZIA. CARABINIERI E FORESTALI TRA ATTESE E FERMENTI. TANTE BOZZE MA NON ANCORA QUELLA DEFINITIVA.

Il lavoro del Governo sui decreti delegati è svolto nei tavoli tecnici interforze e hanno la loro complessità. Proprio per questo motivo non sono ancora definiti e subiscono interventi e modifiche man mano che la materia viene approfondita. Ma alla fine non tutti hanno gli stessi interessi e si alimenta confusione non utile alla causa.

Ecco la bozza, no, ecco quella buona. Assolutamente no, questa è quella definitiva. No, non è cosi' che questo delicato argomento debba essere trattato. Specie per chi ha svolto un ruolo esclusivo e di specialità nel settore ambientale e oggi deve seguire l'iter governativo della legge sulla riforma della pubblica amministrazione in materia di revisione delle forze di polizia.  Il lavoro è in corso e si appresta a concretizzarsi, ma è ovvio che si è difronte a punti nevralgici su cui non basta il tempo per mettere giu' l'indirizzo da percorrere nell'assorbimento dei forestali nell'Arma dei Carabinieri e di aliquote specifiche in altre forze di polizia. Per non perdere di vista la questione dobbiamo ricordare che le deleghe al governo all'adozione di provvedimenti legislativi, dati dall'articolo 8 della legge 124 del 2015, sono volti a razionalizzare e potenziare l'efficacia delel funzioni di polizia. Riorganizzare il Corpo Forestale dello Stato ed eventualmente assorbirlo in altra Forza di Polizia, fatte salve le competenze del Corpo in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e del loro spegnimento con mezzi aerei, da trribuire al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, nonchè la facoltà di transito, in uncontingente limitato, nelle altre Forze di polizia ovvero in altre Pubbliche amministrazioni.  Riordinare i ruoli del personale delle Forze di Polizia utilizzando una quota parte dei risparmi di spesa, non superiore al 50%, derivanti dall'attuazione della suddetta razionalizzazione.  Per la  tanto attesa bozza del decreto legislativo che dovrà essere adottato su proposta del Ministro delegato per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle finanze e con i Ministri interessati, sono in corso attività interforze, coordinate dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Dopo una fase iniziale di approfondimento delle funzioni e della struttura del Corpo Forestale dello Stato, sviluppata dall'Arma dei carabinieri con i rappresentanti del Corpo Forestale, sono stati articolati i lavori su due tronconi. Il primo connesso con al riorganizzazione delle funzioni di polizia, la razionalizzazione dei presidi, ipotesi di gestione associata di alcuni servizi strumentali e l'assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in altra Forza di Polizia. Il secondo relativo al riordino dei ruoli.   La forza di polizia prescelta ove far confluire il Corpo Forestale è l'Arma dei Carabinieri. Per questo motivo, i lavori per la redazione del decreto legislativo sono animati da rivisitazioni continue cosi' per le determinazioni già assunte in tema di comparti di specialità. All' Arma dei Carabinieri  oltre alle funzioni relative alla sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazione di alimenti, in matria di lavoro e legislazione sociale, nonchè del patrimonio artistico e archeologico, è stata attribuita la sicurezza in materia ambientale, forestale, agroalimentare, nonchè la tutela della biodiversità. Le funzioni oggi svolte dal Corpo Forestale verranno trasferite all'Arma, ad eccezione della lotta attiva contro incendi boschivi, attività trasferita al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Per contingenti limitati ed in relazione a compiti già svolti in regime di concorso, ci sarà la possibilità di transito nella Polizia di Stato e nella Guardia di Finanza.  La definizione dei contingenti di transitare nelle altre Forze di Polizia è tuttora in corso di approfondimento nell'ambito dei tavoli tecnici interforze presso il Ministero dell'Interno, avendo quale criterio ispiratore l'unitarietà delle funzioni e il mantenimento degli attuali livelli di presidio sul territorio nazionale presso altre Pubbliche Amministrazioni, nell'ambito delle relative dotazioni organiche, secondo modalità che verranno dettagliate in ragione dei volumi effettivi di risorse umane interessate. Conseguentemente all'attribuzione delle funzioni dovrà essere transitato il relativo personale. per la realizzazione di tale manovra è stata ipotizzata la costituzione di una grande unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare, al cui interno andrà a confluire, oltre ai carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente e Politiche Agricole e Agroalimentari, tutto il personale del Corpo forestale in transito, ad eccezione della componente aerea, che verrà inquadrata nel raggruppamento Aeromobili, della componente addestrativa, assorbita dal Comando delel Scuole dell'Arma, e parte dell'Ispettorato Generale, che sarà inserita nel Comando Generale, il trasferimento del personale, quindi, avverrà tenendo conto delle professionalità acquisite e cercando di salvaguardare le prerogative esistenti, in uno sforzo di armonizzazione con gli attuali assetti ordinativi e operativi dell'Arma che dovrà passare attraverso graduali provvedimenti di razionalizzazione. Questi ultimi criteri saranno alla base anche della costituzione dei ruoli del personale transitato che, sempre in sintonia con le odierne strutture dell'Arma, continueranno a essere alimentati secondo il meccanismo di specializzazione, analogamente a quanto oggi avviene per i reparti dell'organizzazione Speciale. Sul riordino dei ruoli non sono ancora stati avviate le attività del gruppo di lavoro interforze. Per ora non si possono pensare a soluzioni o proposte sul tema in quanto tutto dovrà tener conto delle risorse disponibili che oltre a quelle già storicizzate possono essere implementate da quella stabilite per legge nella misura non superiore al 50% del rispermio ricavato dalla manovra di razionalizzazione delle forze di poliza in merito a funzioni e presidi. Su tutta la questione che riguarda questo passaggio dei forestali nei carabinieri e in altre forze di polizia ci saranno ancora tanti stati di avanzamento e di evoluzione della questione che non si discosteranno dagli indirizzi sopra decritti. tanti aspetti si modificheranno man mano che si vanno a concretizzare in modo armonico. Molta confuzione regna sul web e nelle dichiarazioni approssimative ed inappropriate di chi vuole argomentare sulla questione, magari, per cogliere qualche sprazzo di attenzione. Per me l'argomento resta delicato, complesso e degno della partecipazione rispettosa da parte di tutti gli appartenenti alle varie forze di polizia, dai carabinieri coinvolti in questo cambiamento e sopratutto dai forestali che subiscono questa decisione ma che deve essere gestita incentrando le energie nel assicurarsi che le specialità e le peculiarità restino nello svolgimento quotidiano di chi sinora ha svolto questi compiti, il forestale. Ognuno continuerà a svolgere il proprio compito in una nuova struttura e ancor piu' organizzazione specialistica per i forestali in questa nuova organizzazione nella medesima competenza ambientale.  Seguiremo con attenzione e fiducia l'evoluzione degli eventi e sopratutto la trattazione dell'iter dei decreti delegati quando usciranno e quando avremo realmente gli argomenti specifici su cui porre le valutazioni e i pareri del caso a contributo della migliore soluzione possibile nell'interesse di chi deve continuare ad usufruire dei servizi offerti sino ad oggi dai forestali.