
Si alza il livello di sicurezza, quello di cui ne abbiamo avuto sempre contezza e quello di cui non ci ha mai fatto abbassare la guardia a tutto cio' che minaccia l'ordine e la sicurezza delle nostre comunità in ogni angolo del paese. Ma ci sono aspetti e riflessioni che, ora ancor di piu', ti lasciano in una rabbia silenziosa e responsabile
Tutti i carabinieri da tempo svolgono un servizio ancor piu' particolare nelle aree a rischio sicurezza per importanti afflussi turistici, per interesse politico, storico e religioso, ma il livello di sicurezza è sempre rimasto alto per noi carabinieri tutti i giorni in ogni angolo del nostro paese. L'episodio di parigi, per modalità e per crudeltà ha fatto riflettere tutti, carabinieri compresi. Mentre si riunivano i comitati straordinari a livello nazionale di ordine e sicurezza su Roma, i carabinieri osservavano e riflettevano da operatori coinvolti tutti i giorni in queste situazioni di pericolo in cui dover intervenire. Nel nostro gruppo riservato con oltre 17800 carabinieri sul social network facebook, pianetacobar, si è aperta la discussione come i tanti momenti di confronto da noi ideati per poter avere sempre una constatazione immediata e aderente alle problematiche dei colleghi potendovi interagire direttamente in momenti di confronto. Non è la paura che è prevalsa ma altri gli aspetti su cui l'istinto del carabiniere si è incentrato nel far arrivare il messaggio a noi rappresentanti a livello centrale e di base. Nemmeno il fattore economico che ci porta a svolgere questo ruolo con stipendi non adeguati e proposte di Governo di aumento medio di 10 euro lorde. Nemmeno la preoccupazione di dover rischiare la vita e lasciare mogli e figli con la metà del tuo stipendio. E considerare che per i carabinieri arruolati dal 1996 la pensione con sistema contributivo è fissata sotto i 1000 euro. Nemmeno la presa d'atto che tutte le ore di lavoro in piu' che vengono fatte e che saranno fatte dal carabiniere, quello che resta in mezzo alla strada a rischio, è di 7 euro all'ora. Nemmeno la preoccupazione che se vogliono fare un azione minacciosa quel carabiniere non lo sà e non lo saprà, perchè i titolati lo saranno solo i vertici, gli alti livelli di vertice dell'intelligence, ma il carabiniere lo saprà solo quando un forte rumore si imporrà durante il suo servizio e le urla della gente lo richiameranno a correre verso il pericolo mentre gli altri scappano. Nemmeno la consapevolezza che proprio il carabiniere, le forze dell'ordine potrebbero essere oggetto di vili azioni di spregiudicati delinquenti senza remore. No, i carabinieri hanno voluto aprire ad una discussione di confronto su come essere meglio equipaggiati ed essere messi in condizioni di poter tutelare l'ordine e la sicurezza dei cittadini. Oggi abbiamo nuclei e reparti come quelli mobili che sono ben equipaggiati e possono svolgere i compiti di prevenzione e repressione in migliori condizioni di movimento e sicurezza. Abbiamo i nuclei radiomobili che da pochissimo tempo e in tempi brevi avranno gli equipaggiamenti di vestiario che gli consentiranno di svolgere meglio le mansioni di pronto intervento sul territorio, seppur per ora molti capi in via di approvvigionamento. Abbiamo migliaia e migliaia di carabinieri che in determinate situazioni vorrebbero essere meno belli agli occhi degli altri e piu' agili a svolgere le proprie mansioni di servizio, controllo e attività di prevenzione e repressione sul territorio. In passato c'erano i fondi ma non la volontà a mettere in condizione i carabinieri di svolgere meglio il proprio compito. Ora, abbiamo una volontà, seppur con resistenze, che necessita di fondi. Essere in servizio oggi con una giacca a vento e sotto devi avere la giacca con camicia e cravatta, non consente di potersi muovere la meglio e di sentirsi agili nello svolgere il proprio servizio. Essere di pattuglia alla Stazione e non poter avere un cinturone che, come i reparti mobili, possa consentirti di poter portare gli utili strumenti e averli a portata di mano non ostruendo movimenti e spostamenti celeri. Lo sforzo in questo anno è stato fatto grazie alla concretezza e la consapevolezza del Comandante Generale che ha posto in essere la sperimentazione della nuova giacca a vento e il cinturone ai nuclei radiomobili che sono in approvviggionamento. Su quel modello si dovrà prendere in considerazione di mettere in condizioni il personale delle Stazioni che rispondono anch'essi agli interventi del 112 e si trovano, quasi sempre, ad essere proprio loro al primo vero intervento, qualsivoglia sia il tipo di chiamata d'intervento. In passato è stato voluto proprio che ci fossero queste condizioni nell'operare perchè il carabiniere deve restare carabiniere conle sue buffetterie e la sua divisa caratteristica. Si, vogliamo restare belli avedersi ma, siccome il livello di sicurezza sale e rischio la vita, lo vorrei fare avendo le migliori condizioni per affrontare l'emergenza per salvaguardare l'incolumità del cittadino non mettendo la mia vita a rischio piu' di quanto lo è sempre stata. Lasciarci la vita da belli o da meno belli non fà differenza, ma almeno non restare con il rimorso per non essere stato in condizione di poter porre in essere ogni agile azione utile a difesa dell'ordine e della sicurezza del momento, di quello specifico momento. Ma l'impegno è stato fatto in concreto anche sull'addestramento e sulla fomazione dove sono partiti da qualche mese attività di aggiornamento che coinvolgerà tutto il personale impegnato ai reparti territoriali, che necessitano di poter accrescere conoscenze e dinamiche d'intervento. Il carabiniere è responsabile e pensa a come meglio operare e ad essere messo nelle migliori condizioni quando necessario, come ama fare la cerimonia con il piu' storico degli equipaggiamenti con pennacchio e bandoliera. Il carabiniere ama la divisa e per come è fatta, ma il carabiniere vuole essere equipaggiato quando svolge il servizio di pattuglia o altro servizio dove è necessario essere piu' funzionali che belli, sempre nell'interesse dei cittadini a cui dobbiamo il nostro servizio di ordine e sicurezza nel nome dell'istituzione, del paese. Oggi molte situazioni sono al limite,come raccontano i colleghi nello straordinario confronto social piu' unico che raro, come mai prima si è potuto porre in essere. Spesso ci si trova ad operare in condizioni climatiche difficili, con l'equipaggiamento che è lo stesso di un servizio in eleganza. La difficoltà di indossare un maglioncino a collo alto perchè non autorizzato a fronte della camicia e cravatta prevista dal regolamento. la necessità di avere strumenti adeguati ad offendere che non mettano in pericolo di vita la persona a cui si deve per forza porre un azione energica per mettere in sicurezza il malintenzionato e riportare l'ordine in tempi brevi e necessari. Potrebbero essere presi in considerazione dall apolitica di Governo procedure di sicurezza che consentirebbero di non ledere la vita di nessuno ma di agire con forza e rendendo inoffensivi malintenzionati e delinquenti. ma questa è politica di Governo e a me...che sono un carabiniere, non mi compete. A me compete poter dire che i carabinieri, le forze dell'ordine, devono essere messe in condizione di operare al meglio sotto tutti gli aspetti. Lo dobbiamo fare al nostro interno ma deve essere un impegno ed una volontà di tutti. I carabinieri volgiono questo, principalmente questo, e devono essere messi in condizione, in fondo, è normale che lo chiedano ed è altrettanto normale che l'organizzazione faccia questi sforzi in questa direzione. In effetti sulla strada c'è lui, il carabiniere. In pericolo c'è la sua vita, quella del carabiniere. Sarà lui a guardare in faccia il pericolo e a dover agire con determinazione sul malintenzionato o sul delinquente. Chi opera d'intellligence e di strategia fà un grande lavoro delicato, ma non è il carabiniere, perchè non rischia la vita. Possono alzare il livello di sicurezza quanto vogliono farlo perchè necessario, ma per il carabiniere il livello non si è mai abbassato nè è stato diverso da quello di cui oggi tutti si preoccupano. Il livello di rischio della vita, quello del carabiniere, non si è mai abbassato, perchè la vita l'ha sempre rischiata tutti i giorni e cosi' sarà fino all'ultimo giorno. Ecco perchè sono importanti le sue riflessioni, le sue considerazioni, che saranno sempre diverse da tante altre fatte da chi non sà cosa significhi indossare una divisa, dare un bacio sulla fronte ai propri figli, abbracciare la moglie e uscire di casa sapendo che non potrebbe piu' tornare. Viva il carabiniere ed il suo coraggio di essere carabiniere. Solo questo basterebbe ad essere ripagato in modo adeguato su tutto cio' che a lui serve per fare sicurezza. Si, potevo scegliere di fare un altro ruolo, studiare e concorrere per altri profili piu' alti di carriera. Ma una cosa è certa che, un ora di carabiniere di rischio è 7 euro e un ora di altro ruolo senza rischio è tre o quatrro o cingue volte tanto. Uno stipendio del carabiniere a rischio vita è 1500 euro e uno stipendio altro ruolo non esposto a rischio è due o tre o quattro volte tanto. Riflessioni di chi rsichia la vita, degli ultimi, di un carabiniere che vuole dare sicurezza al suo paese ma vuole vivere la sua vita da carabiniere.