IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ALLA PRESENTAZIONE DELL'ANNO ACCADEMICO DELLA SCUOLA UFFICIALI. IL COMANDANTE GENERALE DEL SETTE E IL SUO DISCORSO PER CONTINUARE A FARE BENE CON IL GOVERNO SEMPRE VICINO AI SUOI CARABINIERI

C'è il Governo in prima fila alla Scuola Ufficiali per l'inaugurazione dell'anno accademico. C'è il Presidente della Repubblica, Il Presidente della Camera, Il Ministro della Difesa, il Ministro degli Interni, i Ministri...il Governo. Il Ministro della Difesa dichiara aperto l'anno, Il Comandante Generale e il suo discorso.

E' stato un importante momento che ha visto alla Scuola Ufficiali chi Governo il nostro paese in prima fila all'apertura dell'anno accademico della scuola ufficiali Carabinieri dell'Arma. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avanti a tutti. Un grande messaggio di vicinanza e di stima del Governo verso i carabinieri tutti. L'emozione è stata di tutti, dal Generale Tomasone, Comandante della Scuola Ufficiali, il Generale Amato Comandante delle Scuole dell'Arma allo stesso Comandante Generale. Un emozione che ha avvolto tutti i presenti. Emozione che ben si alternava alla soddisfazione di avere la presenza dei massimi esponenti del Governo del nostro paese. Dopo l'inno nazionale prima di aprire i lavori, e dopo il breve messaggio dl'apertura del Comandante della Scuola Ufficiali, il Comandante Generale prende la parola e apre al suo discorso intenso che apre ad un nuovo anno di grande impegno sul territorio al servizio del nostro paese e partendo da quando di buono è stato fatto in questo anno 2015 alle spalle e quanto di buono si debba fare in questo 2016 che si affronterà con una fiducia rinnovata. Il Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d'Armata Tullio Del Sette non puo' non iniziare con il ringraziare il Presidente della Repubblica per aver dato straordinaria solennità con la sua presenza che conferma quanta vicinanza già abbia ampiamente dimostrato in questo anno di presidenza verso i carabinieri tutti. Il Generale Del Sette ringrazia subito tutti i Carabinieri d'Italia, il Vice Comandante Generale, ai Vertici  dell'Arma, ai Comandanti, agli appartenenti alla Rappresentanza militare, tutti i Carabinieri. Esprime il suo apprezzamento vivissimo per il lavoro svolto nel mio primo armo di comando, un lavoro, il loro, davvero eccellente in ogni campo, sul territorio nazionale e all'estero. Insieme ai carabinieri rivolge il saluto al Presidente della Camera,  al Ministro della Difesa, sempre intensamente partecipe della vita dell'Arma e delle vicende dei suoi appartenenti, al Ministro dell'Intemo, punto di riferimento e al contempo estimatore delle attività di polizia svolte dai Carabinieri e a noi sempre vicino, ai Ministri della Pubblica Amministrazione, della Salute, delle Politiche Agricole, dell'Università, al Vice Ministro dell'Intemo, ai Sottosegretari di Stato alla Presidenza del Consiglio, all'Intemo e alla Giustizia. Il saluto è poi esteso ai Vice Presidenti, ai Presidenti  delle Commissioni parlamentari e ai rappresentanti del Parlamento e degli altri Organi costituzionali, ai già Ministri della difesa, ai vertici delle Magistrature, ai diplomatici, ai rappresentanti dei vertici e degli staff istituzionali, all'Ordinario militare,  al Capo di Stato Maggiore della Difesa, ai Vertici e ai rappresentanti delle altre Forze armate e di polizia, ai Prefetti, ai Pubblici Ministeri. Il Comandante ha esteso il suo saluto e ringraziamento ai rappresentanti degli organi di informazione, di cui si ha il massimo rispetto, ben sapendo quanto sia importante il ruolo, di un'informazione libera e obiettiva per la conoscenza della verità e l'affermazione di una società altrettanto libera e civile. Poi il Comandante entra nel vivo del punto della situazione istituzionale.  Il Comandante nella sua premessa non ha risparmiato sinceri e sentiti ringraziamneti alla rappresentanza militare. In particolare evidenza quanto la Sezione Carabinieri del Co.Ce.R, sia esempiarmente vigile e responsabilmente decisa nel segnalare e sostenere le ragioni e le attese del personale. Cosi essa contribuisce a garantire professionalità, efficienza del supporto, adeguatezza degli equipaggiamenti, serenità, coesione morale, tensione ideale e spirito di corpo, certo tutti funzionali alla migliore efficienza. Le attività di polizia preventiva e giudiziaria, in un quadro generale che pur ha fatto registrare un significativo calo dei reati perseguiti in continuità con lo scorso anno, sono stati soprattutto i reati predatori (rapine e furti), quelli contro la persona (omicidi, femminicidi) e quelli contro la pubblica amministrazione a incidere più sfavorevolmente sulla sicurezza reale e percepita. Contemporaneamente ancora pervicace si è confermata la criminalità organizzata, attiva e perniciosa nelle regioni d'origine e, con accresciuta capacità di penetrazione, nel centro e nel settentrione, affiancata da aggregazioni criminali straniere, contingenti o strutturate, dedite a ogni sorta di reati e traffici illeciti transnazionali. L'ordine pubblico ha fatto registrare l'impegno straordinario dell Expo  2015 e un trend non particolarmente problematico, se si eccettuano poche giornate.  Straordinarie, altresì, le attività dirette alla prevenzione e alla repressione della minaccia terroristica, via via cresciuta in modo esponenziale per effetto  dell'aggressione jihadista all'Europa e all'occidente connessa al deterioramento del quadro suo-iracheno e alla sua capacità espansiva, dalle regioni contigue all'Africa.  Uno scenario questo che ha inciso non poco anche sull'esecuzione dei compiti di polizia militare svolti a favore di tutte le Forze armate italiane, in Patria e all'estero, nonché sulle attività di tutela delle rappresentanze diplomatiche, di peacekeeping e su quelle, in felice espansione, di advising, assisting e training a favore di Forze di polizia straniere. Quanto al terrorismo, il sistema italiano di sicurezza non si è certo svegliato dopo gli eccidi di Parigi. Ha sviluppato da anni strutture e procedure, antÌcorpi, con cui fronteggiare la sua minaccia dall'intemo e dall esterno. Si tratta, evidentemente, di piani in cui ogni misura è efficace se costantemente aggiornata e calibrata rispetto ai nuovi volti che il nemico assume. In questo caso un volto infido e disumano, intenzionato a colpire vilmente con ogni mezzo chiunque e specie i giovani, colpevoli solo di vivere la loro vita e i loro ideali. A questo il nostro sistema era pronto, è pronto; esso affina le sue potenzialità ogni giorno, si innova, si completa, si ri.modula e si rafforza poiché capace di studiare, imparare e agire, perfezionandosi. Le strutture ci sono e operano da anni con ottimi risultati: sul piano investigativo, è significativo sottolineare che, il giorno precedente gli ultimi attentati di Parigi, il R.O.S. ha disarticolato un'organizzazione terroristica con l'arresto di jihadisti; sul piano preventivo il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, il C.A.S.A., operante da oltre un decennio presso [I Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è più che mai attivo per l'immediata condivisione delle informazioni e l'adozione delle necessarie contromisure sui piani preventivo e repressivo. Per gli interventi in emergenza, il nostro Paese può contare su Forze di élite che vantano livelli di assoluta eccellenza, il cui impiego sinergico è puntualmente disciplinato in piani predisposti e aggiornati presso il Ministero dell'Intemo. Tra questi reparti consentitemi di citare, con una punta di orgoglio, il Gruppo di Intervento Speciale. Il G.I.S., costituito nel 1978 per fronteggiare la minaccia eversiva interna, è l'Unità dell'Amia impiegata per gli interventi operativi più critici, caratterizzati dalla presenza di ostaggi, sia in Italia, quale Unità di Intervento Speciale a disposizione del Ministro dell'Intemo, sia all'estero, al fianco delle altre Forze Speciali militari, alle dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa. La riflessione sulle modalità di esecuzione degli ultimi attacchi terroristici ci ha spinto a elevare la capacità di reazione di tutti i reparti con apposite direttive operative e sessioni addestrative. Ci siamo altresì dotati, assieme alla Polizia di Stato, di Aliquote di Primo Interversto, unità che, per specifica preparazione, utilizzo di mezzi blindati ed equipaggiamenti speciali - inserite nei Nuclei Radiomobili e nei reparti dell'Organizzazione mobile - sono in grado di dare una risposta idonea a fronteggiare con immediatezza eventuali azioni terroristiche, in attesa dell'intervento risolutivo, se necessario, delle Forze Speciali. Sono 8 i teatri operativi , per l'impegno internazionale, in cui 440 Carabinieri operano in missioni di peace keeping per la vigHanza sul rispetto dei diritti umani o in missioni addestrative a favore deUe Forze dì Polizìa locali. A essi se ne aggiungono altrettanti impegnati nel garantire la sicurezza delle rappresentanze diplomatiche nazionali all'estero, tra i quali decine appartenenti al Reggimento Paracadutisti cai 7° e 13° Reggimento per le sedi più a rischio. A Bagdad, 1'Italia, in strena collaborazione con la Coalizione anti-ISIS e con il Ministero della Sicurezza Interna iracheno, nell'estate scorsa ha progettato e avviato l'addestramento, affidato ai Carabinieri, delle Forze di polizia federali e provinciali. La formazione si è già conclusa, con la straordinaria soddisfazione di tutti e l'elogio finanche del Presidente degli Stati Uniti, per 1.300 unità sunnite e sciite, in un'ottica assolutamente inclusiva e imparziale, mentre tré  giorni fa è iniziato un nuovo corso per 970 unità e a breve sarà avviato il primo  per poliziotti curdo-iracheni vicino a Erbil e, a Bagdad, un corso di tutela de)  patrimonio culturale per numerosi ufficiali.  In Palestina, nell'ambito di una collaborazione tra il nostro Paese e l'Autorità Nazionale Palestinese, su richiesta di quest'ultima l'Arma ha avviato dal 2014 l'addestramento delle polizie locali, una delie quali fomiata per la tutela del patrimonio culturale. Quest'attività, condotta in un contesto caratterizzato da equilibri intemazionali delicatissimi, è condivisa da Israele e si inquadra nelle iniziative dei Dipartimenti di Stato e della Difesa statunitensi. A Gibuti, in quattro successive missioni, abbiamo formato 750 operatori di polizia somali e addestrato nelle tecniche investigative 350 gibutini.  Uno straordinario lavoro di questi Carabinieri, ai quali va il nostro apprezzamento più vivo. L'Africa è un territorio importante per il controllo del terrorismo internazionale e dei traffici criminali transnazionali. Di qui gli accordi tecnici con la Somalia e l'Uganda, in base ai quali l'Arma, su mandato governativo, ha distaccato Consiglieri in favore dei Comandanti delle rispettive Polizie e si appresta a nuove collaborazioni. Alle operazioni all'estero si affiancano le attività sviluppate nel Centro di eccellenza per le Stability Police Units - il CoESPU - di Vicenza che, costituito nel 2005 con il sostegno del Dipartimento di Stato americano, ha addestrato finora oltre 8.000 quadri di Forze di polizia di 98 Paesi. L'Unione Europea lo ha individuato quale coordinatore delle esercitazioni per le polizie europee e africane nell'ambito dei programmi di addestramento delle Forze di polizia che contribuiscono alle missioni civili; la prossima esercitazione si terrà in ottobre. Nel 2015, sempre in  Vicenza è stato istituito il Centro di eccellenza NATO sulla polizia di stabilità, SPCoE. Esso è l'unico riferimento alleato per la dottrina della stability policing, un modello integrato in cui assetti di polizia a statuto militare operano sinergicamente con le Forze armate in zone di operazioni allestero per garantire un ambiente sicuro e agevolare la ricostruzione e il funzionamento delle Istituzioni locali. Iniziative addestrative in favore di altri Stati sviluppiamo, altresì, presso l'Istituto Superiore di Tecniche Investigative - l'ISTI - di Velletri, polo di aggiornamento e studio delle tecniche investigative e delle tecnologie applicate alle indagini. Dal 2008 ha specializzato 5000 ufficiali di polizia giudiziaria dell'Arma. In esso vengono addestrati operatori di polizia giudiziaria di Paesi africani e appartenenti all'area dei Caraibi; finora 300 unità. L'approccio innovativo e dinamico adottato per le miziative sin qui elencate e la ricerca di soluzioni per le esigenze emergenti è alla base della progettualità " UNITE4HERlTAGE", I cosidetti "Caschi blu per la cultura". Una task force intemazionale, condotta dai nostri specialisti, dedicata alla tutela del patrimonio culturale in caso di calamità naturali, crisi intemazionali o conflitti armati. Tutto ciò deve essere accompagnato dallo studio e dal contributo allo sviluppo del diritto umanitario: per questo abbiamo voluto il seminario dell'ottobre scorso in questa Scuola: il primo, più importante convegno sul tema del duino intemazionale umanitario, con gli interventi dei Ministri Pinotti, Gentiloni e Alfano, del Presidente e del Vice Presidente della Corte Intemazionale di Giustizia, del Procuratore Capo della Corte Penale Intemazionale e di 18 tra i più autorevoii studiosi mondiali della materia. L'Expo è stata, anche sul piano della sicurezza, un'occasfone per testare concretamente le nostre capacità, insieme alle altre Forze di polizia e annate. Da una sfida vinta, a una appena iniziata, quella del "Giubileo della Misericordia". Tutti stiamo vivendo come un'ulteriore prova di impegno e un'opponunità di crescita. Per questi servizi, l'Arma opera come parte del Sistema di sicurezza che unisce in un'unica compagine Istituzioni e operatori militari e civili, con procedimenti e organismi semplici, strutturati, ottimamente grande efficacia nell'assicurare le più alte sinergie operative. Proprio su questo tema il Governo e il Parlamento, con legge 124 dello scorso agosto, la c.d. "Legge Madia", hanno introdotto nuove opportunità di ra2Ìonalizzazione ed efficientamento. La linea indicata è quella di incrementare le capacità "mettendole a sistema", con un effetto moltiplicatore di efficienza. In questo percorso, la volontà espressa di unire il Corpo Forestale dello Stato aIl'Arma dei Carabinieri tende a costituire, attraverso l'accorpamento di tutti i reparti impegnati nel settore ambientale, un polo di eccelJenza unico per vastità della missione e potenzialità, anch'esso capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui l'ambiente dovrà sempre più essere al centro dell'attenzione del mondo. Una soluzione diretta a potenziare la difesa del nostro ambiente e al contempo il controllo del territorio. Il personale del Corpo Forestale di 15 Regioni, operante nelle aituaii Stazioni e negli altri uffici ed enti, continuando a fare il lavoro svolto finora. manrenendo ogni sua professionalità e aspenativa col nuovo stato militare, potrà, infatti, avvalersi per la propria missione - la nostra delle potenzialità delle 4.600 Stazioni e degli altri reparti delI'Arma. Questo nostro modello fondato sul reticolo delle Stazioni, efficiente servizio di polizia per il cittadino è anche strumento efficace per il contrasto della minaccia terroristica, anzitutto sul piano informativo, con l'osservazione diretta e il contano con la gente. Dalle Stazioni origina spesso il flusso informativo che rapidamente giunge fino ai terminali per gli interventi, le investigazioni, le analisi interforze. Si conferma ancora l'attualità del modello operativo dell'Arma. IL modello operativo dell'Arma si conferma sempre aderente alle esigenze sul territorio. Alla Stazione si affianca quella dei reparti investigativi tcrriroriali e a vocazione specialistica, i Nuclei Investigativi e il R.O.S., supportati dal Raggruppamento Investigazioni Scientifiche, con le sue articolazioni periferiche dei R.I.S. e delle Sezioni. Nel 2015 4.430.000 servizi preventivi, 1.970.000 reati perseguiti, 425 mila autori di reati segnalati all'Autorità giudiziaria, 69 mila tratti in arresto, di cui 700 per associazione di tipo mafioso, un miliardo e 145 milioni di euro di beni sequestrati e confiscati, autori di allarmanti omicidi assicurati alla giustizia con indagini di altissimo livello tecnico. Nel contrasto della criminalità organizzata, quotidiano, il 2015 ha registrato operazioni di grande valenza. Cito per tutte: Aemilia, contro un'associazione 'ndranghetista radicata nel centro-nord, con l'arresto di 163 persone; Mondo di mezzo, a Roma (iniziata a fine 2014), con 71 arrestati e albi 59 indagati. O anche le ripetute vaste operazioni in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, con decine di appartenenti alla c.o. arrestati e il sequestro di beni, come quello per 26 milioni di euro riconducibili al boss latitante Matteo Messina Denaro. Tra gli obiettivi prioritari il contrasto alle patologie della pubblica amministrazione, anche sul piano preventivo. Per questo, in giugno, è stata siglata un'intesa con l'Autorità Nazionale Anticorruzione, cui è seguita una prima campagna di controlli sui contratti stipulati dagli enti pubblici per le mense scolastiche. Ne seguiranno altre. Non sono certo di secondo piano i risultati dei Reparti speciali: i NAS; i NOE; i Nuclei Ispettorato del Lavoro; i Carabinieri della Tutela del Patrimonio Culturale. Questi ultimi, ad esempio, hanno recuperato, tra l'altro, 11.500 reperti archeologici. Alcuni di essi sono stati esposti nel Museo Storico dell'Arma di Piazza Risorgimento, a Roma, insieme a tele di grandi Maestri recuperate; mostre temporanee che vorremmo ripetere quest'anno. I servizi di ordine pubblico, svolti sempre con altissima professionalità dalle Organizzazioni Territoriale e, soprattutto, Mobile - quest'ultima ora tutta contraddistinta dal basco turchino (amaranto per il l ° Tuscania) - assorbono oltre 2000 Carabinieri al giorno: L'Expo, il Giubileo, i cantieri TAV, i Centri per l'immigrazione. le competizioni sportive, le manifestazioni, gli eventi. E poi i controlli a detenuti domiciliari, le notifiche delegate dall'A.G accompagnamenti di collaboratori e testimoni di giustizia. Il servizio più assorbente è probabilmente quello meno misurabile in numeri, svolto specialmente dalle Stazioni, dalle Compagnie, quello di prossimità, di accoglienza, di rassicurazione, di soccorso dei cittadini; l'impegno dell' "Arma della gente": ricezione di denunce, tentativi di conciliazione, informazioni e consulenze, controlli, incontri, conferenze legalità, sostegno a persone svantaggiate (al riguardo cito i corsi di ippoterapia del Reggimento a cavallo). Il Comandante Generale, rivolgendosi al Presidente della Repubblica, conferma che il futuro prossimo è costellato di impegni e obiettivi di grande entità e importanza. La linea che il Governo ci pone, con atti di indirizzo e sul tavolo interforze della spending revieìr dell'On. Gulgeld, è quella dell'efficienza e della valorizzazione delle risorse; è quello che abbiamo fatto e stiamo facendo convintamente. Per le risorse umane, il primo settore è quello addestradvo. A una formazione di base elevata e aderente, nella quale la strutturazione del "cittadino esemplare" dev'essere fondamentale, dobbiamo sempre più associare la formazione continua, permanente, in un'ottica che prevede il costante aggiornamento culturale e professionale e il mantenimento della necessaria preparazione psicofìsica. Perciò abbiamo sviluppato intense sessioni addestrative sulle tecniche di intervento in situazioni di emergenza, contemporaneamente distribuendo mezzi di coazione fisica non letali, i bastoni da difesa, a tutta la Territoriale, a breve integrati dai dispositivi spray a base di capsicum, che meglio consentono di contenere l'uso della forza nel limite strettamente necessario a respingere aggressioni, accrescendo contestualmenie i liveili di auiorjtela e protezione del personale. Cosa questa necessaria se si considera che ogni anno sono oltre 2000 i Carabinieri feriti o contusi a seguito di aggressioni. Per tutti menziona il Mar. Giuseppe Giangrande, per l'eroismo con cui vive la sua dura invalidità, cui Lei Signor Presidente ha inteso concedere la più aita onorificenza al merito della Repubblica. Un motivo di gratitudine in più dei Carabinieri nei Suoi confronti. E' importante anche la formazione psicologica, per sviluppare al meglio le capacità di reazione e autocontrollo. La "formazione continua" è declinata anche in ambito investigativo soprattutto con l'ISTI. Per I'aggiornamento professionale in loco di tutti i Carabinieri abbiamo introdotto negli ultimi anni le piattaforme e-leaming sul sito intranet, le cui performance (già oltre 300 moduli addestrativi) stiamo decisamente incentivando, insieme alla conoscenza delle lingue, l'inglese soprattutto, ma anche, tra altre, l'arabo e il cinese. La centralità della dimensione umana non può prescindere, evidentemente, dall'attenzione prioritaria per la condizione del personale. In questo ambito è possibile affermare che le tematiche proposte qui un anno fa, di pertinenza interforze. hanno ricevuto attenzione concreta nelle decisioni del Governo e del Parlamento. La diminuzione de! personale è cessata con la determinazione governativa di non replicare il blocco del turn over e i problemi della carenza numerica si attenueranno con gli arruolamenti straordinari di 1.050 carabinieri per gli anni 2015 e 2016, a fianco di quelli previsti per la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza. Grazie a lali interventi, nel biennio, si potrà contare sull'immissione di tanti nuovi Carabinieri che rafforzeranno i dispositivi presenti sul territorio e avranno positivi effetti di "ringiovanimento" dei reparti, con ritorno a una più bassa età media del personale. Tra gii arruolati, numerosi giovani atleti di livello intemazionale che sostituiscono altri più anziani, passati al servizio istituzionale, e alcune decine di bilingui per la provincia di Bolzano. Importante è anche l'arruolamento speciale di poche unità, pero di grande utilità: un decreto del Ministro Pinotti del maggio 2015 consente anche all'Arma di disporre temporaneamente di ufficiali della "Riserva Selezionata", prescelti tra laureati in possesso di professionalità di nicchia nel campo della bioscienza, dell'informatica, dei beni culturali e delle relazioni intemazionali per soddisfare nuove esigenze di ROS, RACIS, Tutela del Patrimonio culturale e Comando Generale. Tra pochi giorni, i primi 12 saranno in questa Scuola per il corso trimestrale di formazione. Per i nuovi giunti, per tutti, è fondamentale la motivazione, che sostiene l'orgoglio e la responsabilità dell'appartenenza, la dedizione, la generosità, il rispetto e la disponibilità verso gli altri. Per questo è importante strutturare in ciascuno l'etica e la professionalità del Carabiniere e, al contempo, operare per corrispondere all'aspettativa del personale di vedersi riconosciuti professionalità e impegno, nella condizione di "specificità" prevista dalla legge 183 del 2009. La cosidetta "Legge Madia" a proposito della delega per il riassetto organizzativo delle Forze di polizia reca la delega per il Riordino dei ruoli, attesa da oltre 10 anni. Tante le aspettative e intenso l'impegno, in tavoli interni e interforze, per individuare e proporre le ritenute migliori soluzioni attuative, in un quadro di piena equiordinazione tra Forze di polizia e Forze armate (quest'uìtime recentemente dotate di analoga delega). Anche le difficoltà affrontate dal personale per effetto del blocco stipendiale durato quattro anni sono state superate da Governo e Parlamento con il ripristino delle normali dinamiche retributive, che interamente riprenderanno con il n'avvio della concertazione contrattuale. Con soddisfazione si registra l'inserimento nella legge di Stabilità 2016 della norma e dello stanziamento che estendono agli appartenenti ai Comparto Sicurezza e Difesa (e del Soccorso pubblico) i) contributo straordinario di 80 euro mensili netti per i non dirigenti. E' forte l'auspicio che la resa a regime dei miglioramenti economici e normativi con il riordino dei ruoli e il contratto possa trovare accoglimento insieme all'avvio della previdenza complementare, soptattutto per il personale meno anziano (evidentemente un numero crescente ogni anno); un esigenza molto sentita, giustamente sostenuta dalla Rappresentanza militare. I Carabinieri sanno che tutte le decisioni coinvolgenti la vita e le condizioni dì servizio sono adottate su proposta o con la condivisione, col sostegno della Rappresentanza, il Co.Ce.R in particolare per il Comandante Generale. Sempre in tema di Rappresentanza militare, i provvedimenti normativi allo studio spero possano essere orientati a valorizzare ulteriormente la potenzialità di uno strumento introdotto 37 anni fa con felice intuizione del Legislatore di allora. La rappresentanza, affiancando i Comandanti di Corpo, quelli di Vertice e i Comandanti Generali e Capi dì Stato Maggiore, ha dimostrato e dimostra la sua efficacia nel segnalare esigenze e proporre soluzioni in un quadro di conipatibilità istituzionale. La rappresentanza ha contribuito non poco all'evoluzione della condizione militare, oggi moderna, rispettata, pienamente funzionale, all'assolvimento di compiti cosi importanti e delicati in Patria e all'estero. Alle iniziative che valorizzano le risorse umane, donne e uomini in divisa, si affiancano le misure dirette al l'adeguamento delle strutture, dei sistemi, degli apparati e dei mezzi. L'obiettivo generale perseguito, in un quadro interforze, è quello del continuo effiicientamento delle risorse strumentali. Prioritario resta l'aggiomaniento tecnologico per il mantenimento e lo sviluppo delle capacità operative. Di spicco la distribuzione in atto di 1400 apparati "ODINO" ai Nuclei Radiomobili, altresì dolati di alcuni nuovi equipaggiamenti. ODINO, acronimo inglese di un tablet da 8 pollici in collegamento direno con le banche dati, è in grado di inviare foto e filmati alla Centrale Operativa e di consentire navigazione satellitare e radiolocalizzazione. Destinato ai servizi montati e a piedi di controllo del territorio, è inutilizzabile se disperso. Per un sistema già operativo, l'acquisizione di nuovi manufatti protettivi e progettualità in fase di sperimentazione o di studio, quali il prototipo di una nuova arma di reparto in sostituzione della PM12 che introdotta a partire dagli anni "60, pur offrendo ancor oggi adeguate garanzie di affidabilità, potrà essere soslituita da un "arma ancor più aderente ai canoni operativi, e il sofisticato progetto di "biometria vocale" per l'identificazione delle voci nelle indagini. Alle iniziative nel settore tecnologico si collega il rafforzamento dei sistemi  di Cyber sicurezza, con l'attivazione di un CERT (Computer Emergency Response Team) presso il Comando Generale, in grado di difendere le brutture informatiche deÌl'Arma dalle nuove minacce e di adottare, in caso di allarme, contromisure necessarie. Implementazione dei programmi "Memoriale del Servizio Centralizzato", arricchito di nuovi applicativi operativi in aggiunta a quelli gestionali e amministrativi, e "Si.Co.Te." (Sistema di Controllo del Territorio), destinato al potenziamento della piattaforma tecnologica per il supporto alle attività di prevenzione, informative, di analisi e investigative, mentre il Centro Nazionale Amministrativo è stato interconnesso a NoiPA per il passaggio al "Cedolino Unico". Nel supporto logistico è stato avviato un consistente programma di sostituzione dei veicoli più vecchi in dotazione a Nuclei Radiomobili, Stazioni, Reparti speciali e mobili, contingenti all'estero. Proseguirà in misura più incisiva grazie al nuovo programma di noleggio a lungo termine, da noi proposto, previsto e finanziato dalla legge di Stabilità che, da solo, consentirà l'immissione di circa duemila mezzi l'anno (sui 2500 circa necessari), con risparmi di spesa straordinariamente consistenti nei primi anni e poi significativi a regime. Nel settore aereo si potrà procedere alla razionalizzazione dei siti in un'ottica condivisa con le altre Forze di polizia, nel quadro delle iniziative per l'introduzione di forme associate di supporto. A essa si affiancano la proposta di avvio di un programma pluriennale di rinnovamento degli elicotteri multimelo e la sperimentazione di Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto per un loro diffuso impiego nel controllo del territorio. In ambito infrastrutturale, infine, la rifunzionalizzazione di immobili demaniali consentirà di procedere nel piano di risparmi per le locazioni, anche qui in continuità con quanto praticato da anni, mentre proseguono le iniziative per l'efficientamento energetico, a partire dai complessi più importanti, dal Comando Generale. Si continuerà a lavorare con entusiasmo e determinazione a far bene ogni giorno, a procedere con concretezza per corrispondere al meglio alle attese di sicurezza e di sostegno della gente, secondo le direttive governative e interforze, insieme alle altre Forze armate e Forze di polizia. Molto è stato fatto, ancor di più è da fare.  Cosi' chiude il quadro della situazione il Comandante Generale prima di dare il messaggio agli allievi ufficiali e prima di dare poi la parola al Ministro della Difesa Pinotti che poi dichiarerà ufficialmente aperto il nuovo anno accademico 2015-2016 della Scuola Ufficiali dell'Arma dei Carabinieri. E' un bell'inizio e un buon lavoro a tutti i carabinieri che arriva da questo momentoi istituzionale dove vede tutte le autorità del nostro paese che avvolge la nostra istituzione di grande stima e fiducia per cio' che continueremo a fare in questo anno 2016. Vogliamo guardare a questo momento molto significativo per mantenere quall'approccio sempre piu' fiducioso e rigenerato verso una condizione migliore del carabiniere e della vita del carabiniere.