
La manovra di Stabilità è quasi pronta e tra poco sarà presentata ufficialmente dal premier. E' il momento della verità, quello dove si fanno i conti in concreto. Contratto, Riordino, le risorse per il comparto difesa e sicurezza. Si ci aspetta una buona risposta in termini di risorse, ma abbiamo le nostre riserve. Temiano che....
Le risorse economiche stanziate per il riordino dei ruoli investono 500.000 uomini e donne del comparto difesa e sicurezza. Le risorse stanziate per il rinnovo del contratto di lavoro investono circa 2.500.000 impiegati pubblici. Il riordino dei ruoli è articolato con decreto e stanziamento economico dedicato che è per il comparto difesa e sicurezza. Il contratto di lavoro e relativo stanziamento è per tutto il pubblico impiego. Cosi' stabilito con legge. Gli 80 euro mensili, con stanziamento "una tantum" annuale, che non incrementano la pensione già violentata dalla riforma che porto' il cambio da retributivo al sistema misto e poi sistema contributivo pieno per chi si è arruolato nel 1996, non danno alcun incidenza su quella che è la nostra retribuzione previdenziale che per decine di migliaia di carabinieri sarà fissata a circa 950 euro mensili fra 20 anni di lavoro ancora da prestare. Lo stanziamento sul riordino dei ruoli puo' e deve essere importante, tale da consentire piu' manovre d'intervento che vanno sia a migliorare le funzioni associandole a remunerazione economica modificata e cosi' incidendo su cio' che poi fà parte delle contribuzione previdenziale. Uno stanziamento importante sul riordino dei ruoli puo' consentire piu' interventi che vanno dal piu' giovane in una proiezione di carriera ed economicamente migliorativa e sia ad una gratificazione per chi la carriera l'ha già fatta subendo l'appiattimento dettato dall'assenza d'interventi normativi. Uno stanziamento mediocre puo' solo poi nascondere il tutto in una mini-spalmata economica ad incremento dei ruoli già esistenti, che seppur importante, non dà alcuna risposta concreta alle aspettative dei nostri carabinieri, degli uomini e donne del comparto. Non si puo' prescindere dal trascurare le anzianità come è importante dare le giuste proiezioni di crescita professionale ai carabinieri di domani e garantire loro migliori incrementi stipendiali che nella crescita vadano a cancellare quella stima drammatica dei 950 euro di pensione. Il Contratto è fermo nettamente da sei anni ma a memoria di incrementi stipendiali importanti ed adeguati si deve andare a piu' di un decennio addietro. Se dobbiamo smanettare sul "fisso" sarebbe interessante puntare direttamente su stanziamenti a regime per un contratto di lavoro importante e si chiudono tutti gli altri discorsi. Ma per avere 60 euro nette ne devi stanziare circa 100 euro lorde e li devi moltiplicare per 2 milioni e mezzo di impiegati pubblici e da non trascurare che, come per il riordino, è uno stanziamento a regime. Quindi il Governo deve programmare questo stanziamento per tutti gli anni a seguire. Impensabile ed irrealizzabile. Ma è ovvio che l'opposizione politica deve usare ogni gancio dove poter reggere l'attività di contrasto alla corrente politica al Governo e inizia una campagna sul contratto scaduto, facendo credere che stà dalla parte del contratto, piuttosto che andare tecnicamente a toccare reali punti sensibili battendo a colpi di politica su uno stanziamento per il riordino dei ruoli che sia davvero adeguato. Ma questo non conviene perchè poi se il riordino dei ruoli è quello che si aspettano tutti, sarà questo Governo a mettere il timbro in ceralacca sul riordino dei ruoli di cui tutti ne hanno parlato da oltre un decennio ma nessuno ne ha mai messo le basi concrete come ora è stato fatto. Ma questa è la politica, e ancor peggio lo sono chi si muove intorno giocando con la sconoscenza di dinamiche e di reali obiettivi di chi pone in essere proclami e campanellini da prateria. Tra questi giochi su contratto-riordino, destra-sinistra e qual'è il mio e quale il tuo, c'è di concreto che su uno stanziamento che stà per arrivare sul riordino c'è da stabilire in che direzione andare. Il CoCeR carabinieri ha condiviso una linea d'intesa con lo Stato Maggiore in uno studio ed analisi che ha portato i suoi stati d'avanzamento a conoscenza e partecipazione dei vari organismi intermedi e, in parte, di base. Ma il riordino dei ruoli non lo decide solo l'Arma dei Carabinieri. Gli Stati Maggiori del comparto difesa e sicurezza devono trovare i punti di condivisione e a sua volta ogni amministrazione si dà per scontato che l'abbia fatto con la sua parte sociale, sindacato e rappresentanza che sia. In questo quadro tra forze armate e di polizia deve avvenire l'intesa finale. Ora sarà definito l'ultimo chilometro di questo riordino con i conti alla mano e con l'intesa della maggioranza degli appartenenti al comparto difesa e sicurezza. Quindi qui si deciderà se l'orientamento è per spalmare un po' a tutti nei vari passaggi di ruolo o modificando i passaggi da una funzione ad un altra, oppure nell'andare a gratificare i ruoli apicali accompagnandoli ad un miglioramento funzionale come recita il decreto sul riordino dei ruoli negli obiettivi da raccogliere. Sarà un momento delicato e complesso e torna nuovamente a bomba il ruolo di pianetacobar nella partecipazione del personale avendo oramai in quel logo il segno della trasparenza e della particolare caratteristica di far arrivare ai carabinieri d'Italia esclusiva realtà dei fatti. L'importanza di sapere come stanno realmente le cose e in quale direzione si stanno orientando serve per rendere parte attiva il carabiniere, perchè cosi' li abbiamo abituati in questi cinque anni nelle attività dedite agli interessi collettivi di tutti noi. Ora partirà "il fumus" intorno a cio' che di concreto sarà da noi trattato e messo a disposizione dei colleghi. Chi avrà interesse a sminuire le attività di governo, chi avrà interesse a indebolire il Governo in acrica e chi deve preparare la campagna elettorale per il 2018 dimenticando che tutte le scelte fatte sinora, tra Governi tecnici e di transizione vengono fatte proprio con il loro voto. Peggio ancora chi si muove nell'ombra, certo di non essere visto, per sostenere l'una o l'altra parte per dinamiche di opportunità. I carabinieri si aspettano una risposta importante, quelli di oggi e quelli di domani. Cosi' chi li rappresenta da carabiniere con la responsabilità di dover porre in essere ogni azione utile affinchè sia fatto il meglio per i carabinieri che rappresenta, per se' carabiniere come tutti.