
La manovra non è leggibile per le nostre aspettative ma ci sono tecnicismi che, associati a impegni presi, portano a fare i conti alla fine dell'approvazione manovra e ai susseguenti eventuali D.P.C.M. Noi andiamo avanti ma dobbiamo convivere con chi non si occupa di interessi collettivi ma si muove verso dinamiche personali.
Ci sono degli impegni e degli intenti che non sono rientrati. C'è la manovra di stabilità che recita testualmente alcuni aspetti ma non precisando tutto. Ci sono i sindacati che curano gli interessi del pubblico impiego e lamentano sempre che il comparto difesa e sicurezza non deve avere alcun privilegio diverso da quello dell'impiegato pubblico. La legge sulla specificità del comparto ci consente anche di avere interventi differenziati con decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Noi si continua a fare quello che dobbiamo fare per gli interessi di tutti i carabinieri e non certo per gli interessi di chi sente la necessità di curare le proprie dinamiche di opportunità politica e, dopo aver raccolto quà e là nella raccolta differenziata sul web, veicolare parole riciclate vendendole per considerazioni e informazione d'interesse. E' vero c'è sempre chi pur di parlare scava anche nella spazzatura mediatica, ma tantissimi sono esseri pensanti e dotati di riflessione autonoma e trovano giusto riscontro solo in materiale informativo di prim'ordine e senza etichette politiche o con riferimenti a nomi di chi si è schierato politicamente, o tantomeno agisce nell'ombra degna di chi non vale nemmeno il coraggio di metterci la faccia. Ma vogliamo dare un altro momento di chiarezza e aprire alle riflessioni di chi ne ha interesse, analizzando percorsi politici nel tempo e gli interventi positivi e negativi che ci hanno riguardato. Nel Governo Berlusconi, nel 2008 e sino al mese di Novembre 2011, abbiamo avuto "Blocco del tetto salariale e Blocco della contrattazione fino al 2013. Poi ci sono stati azzerati i fondi dedicati al riordino dei ruoli fino al 2009. Abbiamo avuto un aumento contrattuale sulle 90 euro medie lorde procapite, con riduzione irpef per redditi inferiori a 35.000 euro. Furono stanziati 80 + 80 milioni di euro per " una tantum" per gli anni 2011 e 2012. Il passaggio delle risorse dei 119 milioni euro anno dal riordino carriere per il pagamento una tantum anno 2011,2012,2013. Nel Governo tecnico "Monti" , novembre 2011 ad aprile 2013, abbiamo avuto la Riforma delle pensioni con il passaggio al sistema "contributivo" pro rata per tutti a partire dal 2012. Il Regolamento Fornero che poi, con interventi importanti, fu escluso per gli appartenenti al comparto difesa e sicurezza. Sempre nel Governo Monti la riduzione irpef per redditi inferiori a 35.000 euro. Nel Governo "Letta", aprile 2013 al febbraio 2014, la conferma della vacanza contrattuale anche per gli anni 2015-2017. Il prosieguo del blocco della contrattazione fino al 31 dicembre 2014. Nel Governo Renzi, dal febbraio 2014 atutt'oggi, abbiamo avuto il prosieguo del blocco della contrattazione economica a tutto il 2015. L'Indennità di vacanza contrattuale confermata, abrogate le promozioni alla vigilia del congedo, la riduzione dell'indennità ausiliaria dal gennaio 2015. L'azzeramento, per il 2015, dei fondi destinati al riordino della carriere per finanziare l' "una tantum". Rinnovo dei contratti con 76 milioni euro per il comparto difesa e sicurezza. Bonus 80 euro mensili netti per le Forze armate e di polizia, non pensionabile. Sblocco definitivo del tetto salariale. 1.900.000.000 di euro per contratto pubblici dipendenti ivi compreso comparto difesa e sicurezza. Per il 2017 riordino, bonus 80 euro e con i dubbi da chiarire con stanziamenti da definire con successivo DPCM. Certo, immaginiamo se, come ci auspichiamo, vada in porto un intervento che di certo porta a compimento il riordino e dia anche ulteriori economie provenienti dagli attuali 80 euro, quale crisi profonda debba attestarsi nella politica che sempre ha voluto attestare una posizione sempre vicina alle forze armate e forze dell'ordine ? I Governi trascorsi Berlusconi, Monti e Letta hanno portato in concreto 3 miliardi di euro sottratti al personale del Comparto Difesa/Sicurezza. Il Governo Renzi ha restituito 3 miliardi di euro al personale Comparto Difesa e Sicurezza. Si può fare di più? Noi siamo convinti che assolutamente si puo' fare di piu'. Ma occorre partire dalla realtà e non da sterili polemiche o inutili piagnistei, nè tantomeno interessi politicamente direzionati ad opportunismi e dinamiche interessate a scopi personali. Occuparsi di interessi collettivi vestendo i panni colorati che richiamano ad un simbolo per cui ci si è schierati nel tempo è demagogia. La cura degli interessi collettivi con mandato non puo' convivere con opportunismo politico interessato e dichiarato. Ecco perchè poi la necessità di contrastare o tentare invano di sollevare dissensi e cori che possano giovarela propria posizione per un futuro interesse politico personale. Noi restiamo carabinieri che rappresentano carabinieri e non avendo necessità di curare gli interessi o il coro politico d'interesse, ci occupiamo con responsabilità degli interessi dei carabinieri mettendoci la faccia ed esponendoci quando lo devi fare e non certo quando devi solo veicolare "politichese" interessato. Il Co.Ce.R. Carabinieri, in questo XI° Mandato, ha contribuito in modo decisivo e determinante a far invertire le tendenze Governative riuscendo prima a "neutralizzare" il colpo del "Regolamento Fornero" e successivamente ad ottenere la ripresa del pagamento delle spettanze ai carabinieri d'Italia con lo "sblocco del tetto salariale" esponendosi al momento opportuno e con cio' che andava fatto potendo mettere la faccia e parlare a nome dei carabinieri da carabiniere. Ora si stà lavorando per portare a casa un buon riordino e la strutturazione del bonus degli 80 euro. Noi alle parole preferiamo i fatti e siamo soliti parlare sui fatti. Su pianetacobar abbiamo sempre lasciato un archivio di cio' che abbiamo detto e fatto ed è a disposizione di tutti, carabinieri, giornalisti e politici. I conti e gli esiti si potranno valutare solo quando la Legge di Stabilità sarà approvata e quando prederemo atto dell'emanazione di un successivo eventuale D.P.C.M. Li' non troveremo piu' le dichiarazioni che oggi fanno e veicolano per spostare il centro di attenzione di chi stà premdendo atto che si puo' concretizzare una importante risposta economica e normativa che metterebbe in crisi politica e politicanti di altra bandiera e schierati da tempo con i loro interessi di opportunità e le relative dinamiche economiche personali e non certo per gli interessi dei carabinieri tutti. Noi non ci fermiamo alle chiacchiere e andiamo avanti fino in fondo, poi, come successo in passato, solo dopo, ci fermeremo e faremo i conti su quello che abbiamo fatto e cosa abbiamo portato ai coleghi per cui abbiamo un mandato elettivo da onorare per gli interessi collettivi, senza se e senza ma.
delegati Co.Ce.R. BrigCa Tarallo Antonio, Brig Calabro' Sebastiano, Aps Schiralli Gaetano, Aps Cardilli Andrea, Aps Romeo Vincenzo